- Nel 2021 Ferrara ha esportato merci per un valore complessivo di circa 2,5 miliardi di euro. Numeri che testimoniano una crescita sostanziale rispetto al 2020 ma anche al 2019;
- Tra i settori che hanno registrato maggiori incrementi primeggia la voce “Macchinari e apparecchi” responsabile da sola di quasi la metà della crescita complessiva. Per quanto riguarda le destinazioni, se l’Europa rimane il mercato preferito, si registrano cospicui incrementi negli Stati Uniti e in Cina.
Il 2021 è stato l’anno della ripresa delle esportazioni ferraresi, la conferma arriva direttamente dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio. Nell’anno da poco concluso sono state vendute merci per un valore complessivo di 2,5 miliardi di euro, numeri che testimoniano un cambio di passo netto rispetto al 2020 (+25,5% e 500 milioni in più) ma anche rispetto al 2019 (+130 milioni).
Eppure il 2021 era cominciato a rilento con un calo, seppur leggero, delle esportazioni rispetto alla fine del 2020. Per tutti i mesi successivi invece si sono rilevati aumenti a due cifre con la variazione più consistente registrata ad aprile.
Un aumento dell’export nel 2021 che risulta marcato e diffuso su gran parte del territorio nazionale, ma Ferrara è tra le province che registrano la variazione più elevata in Italia, con il miglior risultato in Emilia-Romagna.
“La crescita che siamo riusciti a mettere a segno – ha sottolineato Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio – è la conferma dei punti di forza delle nostre imprese, della loro abilità dimostrata nel riposizionamento sui mercati esteri e nelle filiere produttive, sia a livello nazionale sia internazionale. I dati con cui si è chiuso il 2021 – ha proseguito Govoni – non sono in grado, tuttavia, di descrivere pienamente la situazione che si trovano ad affrontare gli imprenditori, messi a dura prova dalle sempre più crescenti tensioni geopolitiche, dalle conseguenti fibrillazioni registrate sui mercati energetici, con prezzi mai visti prima d’ora, e mancanza di materie prime. Non tutti i nostri competitor, a livello europeo, si trovano, però, nella nostra situazione. Germania e Francia, ad esempio, possono contare su politiche energetiche più efficaci rispetto a quella italiana e si trovano, perciò, a pagare letteralmente un prezzo minore per questa crisi”.
Export nella provincia ferrarese
Tra i settori che hanno registrato incrementi spicca la voce “Macchinari ed apparecchi” capace di aumentare le vendite all’estero di 200 milioni rispetto al 2020, spiegando da sola quasi la metà della crescita complessiva e tornando così ad essere il principale comparto esportatore. Rilevante l’aumento anche della voce “Sostanze e prodotti chimici” che cresce del 28,2%, incrementando le vendite di 150 milioni rispetto al 2020. Al terzo posto i “Prodotti agricoli” che fanno segnare una crescita del 7,2% corrispondente ad un incremento di oltre 16 milioni di euro. Bene anche gli “Articoli in gomma, plastica e ceramica” che incrementano del 21,1%.
L’analisi delle destinazioni delle esportazioni ferraresi evidenzia come l’Europa rimanga il mercato fondamentale (68% delle esportazioni totali). In particolare, le vendite sul complesso dei mercati europei hanno avuto nel 2021 un incremento del 20,8%, con le destinazioni preferite che rimangono Germania, Francia e Spagna.
Oltre al forte recupero sui mercati europei, occorre segnalare la crescita delle vendite negli Stati Uniti (+32,4%) che contribuiscono ad un aumento di quasi 70 milioni di euro. Di poco inferiore la crescita dell’export in Francia (+69 milioni di euro), mentre la Germania incrementa di circa 50 milioni. Aumento consistente anche in Cina dove le vendite sono passate dal 2,4% del totale nel 2020 al 4,4% del 2021.
La perdita più rilevante si riscontra invece in Angola (-6 milioni di euro), frenate meno rilevanti riguardano Argentina, Romania, Lettonia, Arabia Saudita, Madagascar e Etiopia che perdono dai 5 ai 3 milioni di euro rispetto al 2020.
Filippo Navarra