- Oggi pomeriggio, a partire dalle 17, a Palazzina Marfisa d’Este ci sarà l’inaugurazione della mostra “Augusto Daolio. Il respiro della natura”, dedicata al fondatore e leader dei Nomadi scomparso trent’anni fa;
- Per l’occasione interverranno il sindaco Alan Fabbri, Vittorio Sgarbi e la compagna dell’artista Rosanna Fantuzzi. Ospiti d’eccezione saranno i Nomadi e il cantautore Omar Pedrini. L’ingresso è gratuito e aperto al pubblico.
Tutti conoscono Augusto Daolio come il fondatore e la voce dei Nomadi, ma non tutti sanno che è stato anche un grande pittore e disegnatore di radice surrealista. A trent’anni dalla prematura scomparsa dell’artista, Ferrara gli dedica l’antologia “Augusto Daolio. Il respiro della natura”, alla palazzina Marfisa d’Este. In esposizione dal 18 giugno all’11 settembre una selezione di 56 lavori dell’artista, tra oli e chine lavorate, realizzati tra il 1973 e il 1992, anno della morte.
All’inaugurazione, prevista per oggi, 17 giugno, alle ore 17 nel loggiato della Palazzina Marfisa d’Este, interverranno il sindaco Alan Fabbri, il presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi e Rosanna Fantuzzi (compagna di Daolio e presidente dell’Associazione Augusto per la vita). Ospiti d’eccezione saranno i Nomadi, in particolare Beppe Carletti, fondatore del gruppo con Daolio, oltre a Cico Falzone e Daniele Campani. All’evento ci sarà anche il cantautore Omar Pedrini, amico di Rosanna Fantuzzi. Previsto inoltre un intrattenimento musicale da parte della tribute band ferrarese Mercati e Servi. L’ingresso all’inaugurazione è gratuito e aperto al pubblico.
“Questa mostra, e le iniziative contestuali previste, vuole essere un omaggio a un gigante della musica emiliana come Augusto Daolio – spiega il sindaco Alan Fabbri –. Siamo fieri di essere al fianco del progetto di Rosanna Fantuzzi, che ringrazio. Augusto oggi vive con la sua arte immortale e con il tanto bene che continua a realizzare per il tramite dei progetti di Rosanna. Sono felicissimo di accogliere i Nomadi in questo momento speciale. La storia della musica emiliana oggi passa da Ferrara”.
“I disegni di Daolio – dice Vittorio Sgarbi – sono le evocazioni di emozioni che sono dentro di noi, e che non dobbiamo faticare a riconoscere. Augusto è andato lontano, è andato sulla luna ma gli sarebbe bastato stare a Novellara con la stessa fantasia di un grande pittore come Lelio Orsi, evocato da Pietro Di Natale, che ha dipinto nella Rocca un padiglione di verzure con il Ratto di Ganimede. Gli amori, i desideri, le lunghe notti d’estate ritornano, e un poeta lascia interrotto il suo sogno perché lo continui un altro. Così è stato per Augusto Daolio”.
La mostra è organizzata dal Comune di Ferrara – Servizio Musei d’Arte e dalla Fondazione Ferrara Arte, in collaborazione con l’Associazione “Augusto per la vita”, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna ed è curata dallo storico dell’arte Pietro Di Natale.
Filippo Navarra