- E’ in corso il restauro conservativo del Baluardo di Sant’Antonio resosi necessario a causa delle lesioni riportate e dei cedimenti del terreno;
- Dopo aver realizzato il consolidamento strutturale si provvederà alla riparazione delle lesioni attraverso la tecnica del cuci-scuci. Infine, per conferire stabilità alla struttura, saranno posati cilindri in cemento armato.
E’ in corso il progetto pilota di restauro conservativo del Baluardo di Sant’Antonio, finalizzato alla riparazione delle lesioni e a contrastare gli effetti dei cedimenti del terreno.
Gli operai della PR Consolidamenti, ditta specializzata in questo genere di interventi, dopo aver delimitato l’area di cantiere, stanno procedendo agli scavi del terrapieno del baluardo, che hanno fatto emergere gli antichi contrafforti di sostegno all’antica struttura. Qui gli esperti stanno riparando le porzioni con laterizi mancanti attraverso la tecnica del cuci-scuci. Si tratta di ricollegare gli elementi strutturali al parametro, dopo il distacco causato dalle spinte del terreno e i fenomeni definiti “rototraslazionali”, costantemente monitorati dal servizio Beni monumentali del Comune.
“Gli ultimi rilievi hanno messo in luce l’esigenza di un intervento, fondamentale per la tutela delle mura- spiega l’assessore Andrea Maggi -. Abbiamo immediatamente provveduto con uno stanziamento complessivo di 300mila euro. Queste azioni si inseriscono nel contesto del progetto “Un chilometro di mura all’anno” che, dopo anni, porteranno progressivamente alla completa riqualificazione della cinta muraria, patrimonio straordinario della città e unico nel suo genere”.
Una volta realizzato il consolidamento strutturale al baluardo di Sant’Antonio, sarà effettuata, con la medesima tecnica del cuci-scuci, la riparazione delle lesioni e dei distacchi sulla superficie muraria, quindi il collegamento meccanico del parametro ai contrafforti con barre d’acciaio. Infine saranno effettuati scavi sotto la fondazione del baluardo per posare pali a contrasto, ossia cilindri di cemento armato capaci di dare solidità alla struttura.
Il complesso degli interventi realizzati a Sant’Antonio sarà costantemente monitorato, anche dopo la conclusione del cantiere e attraverso i dati raccolti si valuterà un intervento analogo anche al Baluardo di San Pietro. Nel frattempo quest’ultimo, nei prossimi giorni, sarà liberato dalle erbe infestanti e protetto dall’avanzare sotterraneo delle radici che agiscono a livello delle fondamenta.
Filippo Navarra