- Lunedì sera nel carcere di Ferrara si sono verificate aggressioni ad altri quattro agenti della polizia penitenziaria. Uno di essi è stato anche vittima di un tentativo di strangolamento, sventato grazie all’intervento dei colleghi;
- La denuncia arriva dal Sappe che invoca provvedimenti: “Troppi episodi di violenza, l’amministrazione e la ministra Cartabia intervengano per risolvere il gravissimo problema della gestione dei detenuti con problemi psichiatrici”.
Non si placano le aggressioni nel carcere di via Arginone a Ferrara. Lunedì sera, 25 aprile, un detenuto ha prima aggredito un ispettore, un sovrintendente e un agente, per poi, durante la notte, sferrare un pugno in faccia a un altro agente, responsabile della sorveglianza notturna. A quest’ultimo, inviato al pronto soccorso dell’Ospedale di Cona, sono stati diagnosticati 15 giorni di prognosi per guarire, in seguito ai problemi al braccio e al gomito che gli hanno comportato l’inversione del capitello radiale.
La denuncia arriva dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe): “Ci riferiscono i colleghi di Ferrara – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale – che il detenuto aveva anche afferrato l’ispettore dal collo, probabilmente per un tentativo di strangolamento, non riuscito grazie al pronto intervento degli altri colleghi”.
I due aggiungono: “Speriamo che presto l’amministrazione e la ministra avviino ogni utile iniziativa per risolvere il gravissimo problema della gestione dei detenuti con problemi psichiatrici, così come indicato anche dalla Corte Costituzionale, in una recente sentenza di gennaio dello scorso anno”.
“Nel frattempo – concludono i due sindacalisti – sarebbe opportuno istituire in numero sufficiente sezioni dedicate, come le articolazioni di salute mentale, in collaborazione con le Ausl, con l’obiettivo di fornire cure adeguate a queste persone che, come dice la stessa Corte, creano problemi alla sicurezza e non ricevono le cure necessarie“.
Sul grave episodio è intervenuto il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini: “Altre due aggressioni ad altrettanti ispettori, oltreché ad un sovrintendente e un agente di polizia penitenziaria, all’interno del carcere dell’Arginone a Ferrara. Dove i detenuti sono liberi di socializzare, anche la notte, e gli agenti sono impossibilitati a difendersi in caso di violenza. La situazione all’interno del penitenziario ferrarese è al collasso, interesserò il presidente della Commissione Giustizia, il senatore Andrea Ostellari”.
E proprio lo stesso Ostellari ha affermato: “La situazione del carcere dell’Arginone, a Ferrara, va risolta il prima possibile. Vanno interrotte le ripetute aggressioni a danni di agenti della Polizia Penitenziaria e del personale medico e ripristinate legalità e condizioni di lavoro dignitose per tutti gli operatori. Occorre aggiornare organici, dotazioni tecniche e protocolli operativi. Chiedo alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, di visitare la struttura e valutare di persona. La Lega è e sarà sempre dalla parte delle donne e degli uomini che servono lo Stato e che non meritano di essere trattati come lavoratori di serie b”.
Filippo Navarra