- Prosegue la digitalizzazione delle pratiche edilizie storiche conservate negli archivi comunali. Questa mattina sono stati prelevati dal terzo piano di palazzo municipale altri 74 metri di faldoni relativi al periodo 1980-1983;
- La digitalizzazione dei faldoni avverrà nei laboratori aziendali dell’azienda Bucap, nei pressi di Roma. Il progetto avrà una durata complessiva di 18 mesi.
Continua la digitalizzazione dell’imponente mole delle pratiche edilizie storiche, conservate in cartaceo negli archivi comunali, al terzo piano di palazzo Municipale. Dopo la rimozione, il 14 aprile, dei primi 20 metri lineari di faldoni (corrispondenti alle pratiche del 1979) per la successiva traduzione in formato digitale, oggi altri 74 metri lineari sono stati interessati dalle operazioni propedeutiche alla dematerializzazione.
Gli addetti della Bucap, impresa specializzata, dalla prima mattina di oggi hanno prelevato le pratiche (relative al periodo 1980-1983) per la loro successiva lavorazione a computer, in un certosino lavoro di scannerizzazione, catalogazione, registrazione e validazione di milioni di dati.
“Continua un progetto che dà concretezza alla parola “digitalizzazione”, di cui tanto si parla, in ogni sede e ad ogni livello, in questi tempi – dice il sindaco Alan Fabbri -. Diamo quindi seguito alle parole con i fatti e con importanti investimenti specifici, che per questo progetto ammontano a 400mila euro. L’archivio digitale consentirà risparmio di tempo, risorse, spazi e risposte più efficienti e rapide a cittadini e, in particolar modo, ai professionisti e alle categorie professionali”.
Tra il 1979 e il 1987 i registri venivano compilati a mano, in ordine di presentazione delle domande cartacee e fino ad oggi per poterli consultare si è resa necessaria una ricerca per nominativo affidata al personale comunale, pratica particolarmente impegnativa ed onerosa in termini di tempo.
La digitalizzazione dei faldoni prelevati avverrà nei laboratori aziendali di Bucap, a Fiano Romano (Roma). Nel complesso sono 400 i metri lineari di faldoni (per 2500 pezzi complessivi) presenti a palazzo Municipale. Il progetto avrà una durata di 18 mesi e si accompagnerà anche ad opere di manutenzione dei locali degli archivi del terzo piano, approfittando del loro progressivo svuotamento.
Le operazioni in corso in Comune da parte dell’azienda Bucap sono condotte in piena aderenza alle autorizzazioni della Soprintendenza archivistica, in un piano lavori, già condiviso, realizzato per step.
Per le pratiche successive al 1987 il processo di digitalizzazione risulterà invece più scorrevole e rientrerà nei già avviati processi di digitalizzazione complessiva del Comune di Ferrara. A tal fine si procederà con successive selezioni pubbliche per affidare gli interventi di traduzione in digitale.
Filippo Navarra