- Nella mattinata di ieri è stato inaugurato il nuovo polo archivistico, con tanto di biblioteca, del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, ricavato nel centro operativo di Cona;
- Presenti il vice presidente del consorzio Natali: “Archivio che riunisce non solo la documentazione ordinaria, ma anche il materiale cartografico”, il direttore amministrativo Cavicchi: “ Opera che consente di avere cura del proprio passato e di agevolare il proprio futuro” e la referente Minarelli: “Che il nuovo polo possa diventare un centro di trasmissione culturale”.
Conservare e mettere a disposizione del pubblico un patrimonio cartografico e bibliografico d’eccellenza, per tenere viva la memoria del passato e consegnare alle generazioni future la conoscenza sulle opere della bonifica e il territorio. Sono questi i motivi che hanno spinto il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara a creare un nuovo archivio storico e una nuova biblioteca, inaugurati nella giornata di ieri, 17 maggio, negli spazi dell’edificio dell’impianto idrovoro S. Antonino di Cona.
Il nuovo polo archivistico, intitolato al cardinale Carafa che istituì il primo catasto ferrarese nel 1779, unifica i nuclei archivistici che erano rimasti nelle vecchie sedi dei singoli consorzi e ha il merito di rendere maggiormente fruibili alcuni archivi già esistenti.
L’inaugurazione, iniziata alle 11, ha visto la partecipazione del vice presidente del consorzio Luca Natali e del direttore amministrativo Paola Cavicchi. L’iniziativa si è inserita nelle celebrazioni del centenario della bonifica nel territorio ferrarese, realizzata nel 1922. Natali ha dato il via all’inaugurazione congratulandosi con tutti coloro che si sono spesi per la realizzazione del progetto. Ha poi sottolineato l’importanza dell’archivio che riunisce “non solo la documentazione ordinaria dei vari consorzi, ma anche il materiale cartografico, che conserva parte della storia di Ferrara”.
Il direttore amministrativo Cavicchi ha sottolineato come questo archivio contribuisca ad “avere cura del proprio passato e quindi agevolare il proprio futuro, i documenti qui riuniti rappresentano le radici dell’ente, attraverso secoli di testimonianze del ruolo svolto dal consorzio. Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara nasce infatti il primo ottobre del 2009 dalla fusione dei circondari elementari, associati dal 1930 e nati a loro volta da accorpamenti ulteriori. È l’erede ultimo delle fusioni di questi consorzi, alcuni antichissimi. La loro storia inizia nel ‘500 e il loro operato ha permesso al territorio di crescere e prosperare. L’archivio consente di ripercorrere le mutazioni avvenute nei secoli in questa zona”. “Quest’opera è stata completamente finanziata con fondi propri dal bilancio del consorzio”, precisa Cavicchi.
Nella nuova sede, tuttavia, non sono stati ancora trasportati tutti gli archivi, come spiega Cavicchi. “È stato faticosamente trasportato in questa nuova sede tutto l’archivio del Consorzio Valli di Vecchio Reno di via de’ Romei e tutti i documenti del Secondo Circondario Polesine di San Giorgio. Di quanto conservato a palazzo Naselli Crispi è stata spostata solo la cartografia, tra cui spicca il Catasto Carafa”.
Dopo Cavicchi è stato il turno di Katia Minarelli, referente dell’Archivio Storico del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, che ha commentato come “fin dal 2009 è apparsa evidente la grande quantità di materiale, tale che la gran parte non riusciva a vedere la luce del sole” e ha concluso con l’auspicio che “l’idrovora S. Antonino possa diventare un centro di trasmissione culturale”.
L’evento si è concluso con il tradizionale taglio del nastro ad opera dell’ex presidente Dalle Vacche, seguito dalla visita degli spazi.
Filippo Navarra