- Grazie alla firma di un protocollo di intesa nazionale, a breve sarà possibile ritirare il farmaco Paxlovid, per la cura del Covid, direttamente in farmacia;
- Sarà possibile acquistare il medicinale solo con previa ricetta del medico di base e sarà gratuito. Donini: “Protocollo per agevolare ancora di più la cura e la prevenzione, grazie al contributo dei farmacisti e dei medici di medicina generale”
Ritirare i medicinali in farmacia per curarsi a casa è ormai pratica comune ma un’assoluta novità se si parla di Covid, almeno fino ad oggi. La situazione è però destinata a cambiare e presto, anche per la lotta al Coronavirus, ci si potrà rivolgere alle farmacie.
E’ stato infatti firmato in questi giorni un protocollo di intesa nazionale, valido fino al 31 dicembre 2022, tra Ministero della salute, Aifa, Federfarma, Assofarm, FarmacieUnite, Federfarma servizi e A.d.f. per la distribuzione e dispensazione del farmaco antivirale orale Paxlovid (di Pfizer) direttamente in farmacia.
Una grande novità visto che fino ad ora è stato possibile utilizzare il farmaco solo se prescritto dagli specialisti ospedalieri e veniva distribuito unicamente nei centri Covid individuati dalle Regioni (farmacie ospedaliere).
Un via libera che riguarda anche l’Emilia-Romagna, come confermato dall’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini: “L’emergenza sanitaria causata dal SARS-CoV-2 ci ha insegnato quanto sia fondamentale che il Servizio sanitario fornisca risposte tempestive e soluzioni vicine agli assistiti. Questo protocollo si propone dunque di agevolare ancora di più la cura e la prevenzione, grazie al contributo dei farmacisti e dei medici di medicina generale, che ringrazio per la preziosa collaborazione e l’attenzione sociale che hanno sempre dimostrato durante questi anni di pandemia. Tramite la rete delle farmacie sarà disponibile e facilmente reperibile, laddove necessario, il farmaco antivirale per curare a casa le persone a rischio di evoluzione negativa della malattia. Sarà il medico curante, che conosce bene la storia e le condizioni dei suoi pazienti, a individuare i casi in cui la terapia domiciliare è consigliabile”.
“La pandemia ha reso evidente l’importanza e il ruolo delle farmacie come interfaccia qualificata del Sistema sanitario nazionale. Vicine e immediatamente accessibili, sono state un punto di riferimento e sono certo che la prossimità giocherà, anche in questo caso, un ruolo importante a favore del cittadino – commenta il presidente di Federfarma Emilia-Romagna, Achille Gallina Toschi –. Per essere efficaci, queste pillole devono essere somministrate a persone con fattori di rischio importanti entro cinque giorni dall’insorgenza di sintomi. Coinvolgere i medici di famiglia per le prescrizioni e la rete delle farmacie per la distribuzione potrà certamente accelerare i tempi di assunzione. I farmacisti effettueranno questo servizio a titolo gratuito, per una sanità a Km0 che si è dimostrata fondamentale nella pandemia ma che lo sarà ancora di più in futuro: meno costi di trasporto verso le strutture ospedaliere, meno inquinamento ma soprattutto un paziente più seguito. Siamo pronti a lavorare per rispondere ai nuovi bisogni di salute della popolazione – chiude Gallina Toschi – in collaborazione con tutti gli altri professionisti sanitari”.
Paxlovid: si tratta di una pillola che, come spiega l’Agenzia italiana del farmaco, è indicata per il trattamento della durata di 5 giorni di pazienti adulti, con infezione recente da Sars-CoV-2 con malattia lieve-moderata, che non hanno bisogno di ossigenoterapia e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid in forma severa. Il farmaco inibisce la replicazione del virus e pertanto va somministrato, se il medico lo ritiene necessario, ai primi sintomi, non appena si ha la conferma della propria positività.
Alcuni principi attivi del Paxlovid potrebbero avere interazioni con altri medicinali, tra cui quelli utilizzati per diverse patologie croniche: per questo motivo il suo utilizzo deve essere valutato caso per caso dai medici di medicina generale che assumono un ruolo attivo e come sempre fondamentale in questo processo.
Filippo Navarra