- Negli ultimi giorni è stato completato il restauro della chiesa di San Carlo a Ferrara, devastata dal sisma del 2012 e d’allora inagibile;
- Gli interventi hanno riguardato sia la parte pittorica, con la riqualificazione dei dipinti nel soffitto, sia la parte strutturale con la ricostruzione della sacrestia sul lato est della chiesa, la costruzione di una nuova scala d’accesso e di un appartamento destinato al personale religioso.
A dieci anni dal sisma che l’aveva duramente colpita, rinasce la chiesa di San Carlo, l’unica completamente barocca di Ferrara, situata in corso Giovecca.
I lavori all’edificio ecclesiastico (di proprietà dell’Azienda Usl di Ferrara) sono stati progettati dall’architetto Barbara Pazzi, mentre il Comune ha assunto il ruolo di stazione appaltante, gestendo quindi la parte economica e l’assegnazione degli interventi. Interventi che hanno riguardato sia la parte strutturale sia quella pittorica, finanziati con 700mila euro complessivi di provenienza regionale e realizzati dalla Ducale restauro di Venezia, specializzata in opere di recupero.
“Un segno di rinascita a poche settimane dall’anniversario dei dieci anni dal sisma”, dice il sindaco Alan Fabbri, ringraziando “chi ha condotto questo profondo e delicato intervento che ha fatto rivivere opere che parevano irrimediabilmente compromesse dal sisma, una grande dimostrazione degli straordinari risultati di cui sono capaci la tecnica e le competenze messe in campo”.
La chiesa di San Carlo fu edificata tra il 1612 e il 1623, progettata dal ferrarese Giovan Battista Aleotti detto l’Argenta che proprio in questi giorni è stato celebrato a Parma dove, nella mostra dedicata ai Farnese, è esposto il suo disegno a lapis raffigurante la pianta del teatro intitolato alla storica famiglia parmense.
Gli interventi
La fase più imponente del restauro ha riguardato il soffitto della chiesa, danneggiato con gravi crepe che avevano fortemente lesionato la volta affrescata, opera del 1674 di Giuseppe Avanzi con la collaborazione di Giuseppe Menegatti. I dipinti raffigurano nell’ovale centrale la Vergine in Gloria con Sant’Ambrogio e San Carlo Borromeo, nella lunetta sopra la porta d’ingresso è invece rappresentato San Carlo, dipinto da Antonio Bonfanti detto “il Torricella”, allievo di Guido Reni.
Per quanto riguarda la parte strutturale ed edile, l’intervento ha riguardato la ricostruzione della sacrestia sul lato est, dopo la demolizione del solaio esistente, a causa delle lesioni irrecuperabili causate dal sisma, e la conseguente ricostruzione integrale. E’ stata inoltre creata una nuova scala di accesso e un nuovo appartamento a uso del personale religioso.
Completano il quadro delle opere realizzate, il consolidamento strutturale del sottotetto, in canna palustre, dell’abside e le riparazioni delle fessure causate dalle scosse, con iniezioni di malta e interventi con la tecnica del cuci-scuci.
Il 16 e il 17 ottobre 2021, in occasione delle Giornate Fai d’Autunno, la chiesa era stata temporaneamente svelata e per due giorni era tornata visitabile, ora è tutto pronto per l’inaugurazione ufficiale prevista a breve.
Filippo Navarra