- L’esposizione al Castello Estense “De Pisis. Il silenzio delle cose” è stata prolungata fino al 26 giugno per arricchire la proposta museale e artistica ferrarese;
- L’esposizione racconta uno dei filoni più noti della tradizione dell’artista: la natura morta marina. Al centro della mostra c’è il dipinto “Natura morta marina con peperoni, una melanzana e una conchiglia”, eseguito da De Pisis nel 1946 durante un soggiorno a Venezia.
Doveva concludersi il 2 giugno e invece proseguirà per altri venti giorni. Fino al 26 giugno, nella sala dei Comuni del Castello Estense sarà infatti possibile visitare la mostra “De Pisis. Il silenzio delle cose”, a cura di Vasilij Gusella, che racconta uno dei filoni più noti della tradizione dell’artista: la natura morta marina.
La proroga è stata deliberata per arricchire la proposta museale e artistica ferrarese che al Castello Estense annovera anche le rassegne “Il sogno di Ferrara” di Adelchi Riccardo Mantovani (fino al 9 ottobre) e, nel cortile, “Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori. Umanità di Sara Bolzani e Nicola Zamboni” a cura di Vittorio Sgarbi e Pietro Di Natale (fino al 21 agosto).
L’esposizione di De Pisis
La mostra di De Pisis è anche l’occasione per ammirare parte del patrimonio delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Massari, rimasto celato in seguito al terremoto del 2012. Il tema della mostra nasce dalla dialettica fra l’infinitamente piccolo (una conchiglia, degli ortaggi abbandonati sulla sabbia, un beccaccino) e l’infinitamente grande (il mare sullo sfondo e il cielo appena segnato da qualche nuvola).
Al centro dell’esposizione c’è il dipinto “Natura morta marina con peperoni, una melanzana e una conchiglia”. La tavola, acquisita lo scorso anno dal Ministero della Cultura su proposta dell’Ufficio Esportazione di Venezia per le Gallerie dell’Accademia, è stata concessa in deposito al museo ferrarese, che conta complessivamente oltre 250 opere tra dipinti, disegni e litografie.
Eseguita nel 1946 durante un soggiorno di De Pisis a Venezia, “Natura morta marina con peperoni, una melanzana e una conchiglia” è una delle sue più intense e liriche nature morte marine e documenta il personalissimo stile pittorico maturo, caratterizzato da una scrittura fatta di tocchi rapidi di pennello, ariosa, delicata, rarefatta. Il cielo e il mare sono due strisce lontane, mentre sulla spiaggia deserta, in un’atmosfera sospesa e immobile, si vedono gli ortaggi e una solitaria conchiglia dalle tenere tonalità rosacee e dai riflessi madreperlati.
Completano il percorso le opere “Natura morta con il martin pescatore” (1925), “Cipolle di Socrate”, delle nature morte marine, realizzate tra il 1927 e il 1932, in cui il poeta-pittore riconsidera il personale rapporto con la metafisica di De Chirico, conosciuto a Ferrara nel 1915, e sette litografie eseguite da De Pisis tra il 1945-46 a corredo di alcune sue poesie.
Fino al 26 giugno la mostra resterà aperta tutti i giorni della settimana eccetto il martedì, dalle 10 alle 18.
Filippo Navarra