In Sintesi
- Attesa dei gestori e delle associazioni di categoria per l’ormai certa riapertura delle discoteche da parte del Governo;
- Se Indino si mostra ottimista, Galli non nasconde il proprio pessimismo: “E’ tutto pronto per ripartire ma non mi fido più del governo”.
Verso la riapertura
L’attesa per vedere riaperte le discoteche sembra ormai finita, dall’ 11 febbraio potrebbe infatti arrivare il tanto atteso via libera del Governo dopo lo stop di Natale che aveva fatto infuriare tanti gestori. “Se i dati continueranno a essere positivi – ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa – in poco tempo si potranno riaprire locali da ballo e discoteche. E non mi sento di escludere che alla fine della proroga dell’attuale decreto si possa dare in automatico una risposta ai gestori dei locali da ballo”.
Una risposta in tempi brevi è auspicata dalle associazioni di categoria, Silb (sindacato italiano dei locali da ballo) in testa. Cresce l’attesa, siamo in fibrillazione – conferma il presidente riminese e regionale Silb Gianni Indino – Molti si stanno organizzando per aprire l’11 febbraio, ma allo stesso tempo tanti altri non apriranno perché non hanno più fiducia nel governo“. Indino ricorda poi lo stop imposto nel periodo natalizio “ci era già stato detto che non avremmo chiuso a Capodanno e invece abbiamo chiuso a Natale. Troppe le promesse non mantenute, le aspettative disattese. Ma sono ottimista e sono convinto che il governo stavolta farà la sua parte: è il momento di allontanare la paura che ci ha bloccato per due anni e riprenderci la nostra vita, socializzare. E chi meglio dei locali da ballo può aiutare a farlo?”.
Quasi sicuramente il prossimo decreto vincolerà l’ingresso ai possessori di super Green pass, fisserà una capienza massima del 50% e imporrà di indossare la mascherina ovunque tranne che in pista. “Le discoteche- conclude Indino- saranno luoghi molto più sicuri, ci saranno controlli ed entrerebbero solo i vaccinati”.
Galli: “dal Governo servono certezze”
Tra i gestori dei locali non mancano però i dubbi legati all’effettiva riapertura ed Enrico Galli, titolare dell’Altromondo di Rimini e del rinato Cocoricò, non nasconde il proprio pessimismo: “È tutto pronto per ripartire, ma io non mi fido più del governo. Non si riapre un’attività del genere così, dall’oggi al domani. Per due anni – rincara Galli – ci hanno trattato come ciabatte. E i ristori fin qui sono stati inadeguati. Non è giusto nei confronti della nostra categoria. Le nostre sono aziende, diamo lavoro a tante persone. Per questo io sono pronto ma voglio certezze. Inutile annunciare per poi dover annullare, rimborsare i biglietti”. Ecco perché “attendiamo la comunicazione ufficiale. Poi ci vorranno almeno 15 giorni per riaprire”, spiega Galli. Il Cocoricò “ha già pronto il suo programma di artisti. Anche se alcune regole vanno riviste: l’obbligo della mascherina al bar è impraticabile”.
Il Cocoricò è una nota discoteca italiana, situata a Riccione. Nella classifica “Top 100 clubs” stilata da DJ Magazine nel 2015 si collocava al primo posto tra le discoteche italiane e al sedicesimo posto tra le discoteche di tutto il mondo ed è stata definita dalla stessa rivista “una monumentale Mecca della musica dance“. Fallita nel giugno 2019 a causa di vari contenziosi con il fisco, è ufficialmente riaperta il 27 novembre 2021.
Una decisione definitiva del Governo è prevista nelle prossime ore ma tutto lascia pensare che sale da ballo e discoteche potranno riaprire dal prossimo 11 Febbraio. Sarebbe senza dubbio un segno che, piano piano, la situazione stia tornando alla normalità.
Filippo Navarra