- Il 7 aprile apre a Ferrara la mostra dedicata al falso nell’arte. Si terrà a palazzo Bonacossi e sarà ad ingresso gratuito;
- Saranno esposte circa 90 opere in un percorso che andrà da Dossena, uno dei più celebri scultori falsari del Novecento, ai falsi Modigliani.
Una mostra interamente dedicata al tema del falso nell’arte quella che dal 7 aprile fino al 31 luglio sarà a palazzo Bonacossi a Ferrara ad ingresso gratuito. L’esposizione in programma nell’edificio in via Cisterna del Follo 5, dal titolo “Fakes, il falso nell’arte”, sarà un percorso da Alceo Dossena, autore vissuto tra Otto e Novecento che creò capolavori attribuiti ai grandi maestri del passato e finiti anche in molte collezioni e musei all’estero, ai falsi Modigliani. Questi ultimi si riferiscono ai fatti del 1984, quando nel fosso reale di Livorno furono trovate due teste attribuite erroneamente all’artista più famoso della città toscana. In quell’occasione fu l’attuale presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, con Mario Spagnol, a manifestare dubbi sull’originalità delle opere.
Nella presentazione della mostra Sgarbi rimarca come questa vicenda evidenzi che “la critica deve pronunciarsi autonomamente, mettendo in discussione anche gli accertamenti tecnici. Questo – sottolinea Sgarbi – è il principio su cui si afferma il primato della critica”.
“Quello che apriremo a Bonacossi sarà un percorso curioso e avvincente tra casi di falsi ‘eclatanti’ e colpi di scena- dice l’assessore Gulinelli -. C’è chi, come Sainte-Beuve, si è spinto a dire che ‘l’ultima parola dell’arte la si trova nella contraffazione’. Senza arrivare a queste considerazioni così tranchant e forse discutibili, non c’è dubbio che la storia dell’arte sia stata percorsa da casi di falsari ‘eccellenti’ e di altrettanto ‘eccellenti’ false attribuzioni che hanno segnato la stessa storia dell’arte rivelando, come nel caso di Dossena, un evidente ‘talento’ anche nella mano di certi copiatori e falsari”.
Alceo Dossena (1878-1937) ha rappresentato una delle figure più enigmatiche e affascinanti del mondo dell’arte, egli infatti ricreò autentici capolavori di illustri maestri del passato. I suoi falsi erano di qualità così straordinariamente elevata che permisero ad alcuni mercanti italiani poco onesti di piazzarle all’estero, in particolare negli USA, dove sono esposte in alcuni dei principali musei e fino all’epoca del grande scandalo (1928), quando le sculture vennero riconosciute false, le stesse venivano considerate dagli studiosi come opere originali.
La mostra
Nel dettaglio, l’esposizione che si aprirà a Bonacossi presenterà circa 90 opere e approfondirà il tema del falso nell’arte attraverso i capolavori del cremonese Dossena, di Giovanni Bastianini, il più celebre scultore-falsario dell’Ottocento, delle opere realizzate per protesta dallo scultore Angelo Froglia e per scherzo da Pietro Luridiana, Pier Francesco Ferrucci e Michele Ghelarducci, autori, nel 1984, della beffa delle teste di Modigliani.
Accanto a queste opere scultoree ci sarà anche un piccolo ma prezioso nucleo di dipinti di Federico Joni e Umberto Giunti, specializzati in tavole dal fondo oro, che ricalcano lo stile dei Primitivi senesi. Infine sarà presente una sezione dal titolo “Neo estense” che presenterà una selezione di sculture di falsari, copisti e citazionisti padani operanti tra Otto e Novecento.
La mostra sarà ad accesso gratuito con apertura al pubblico il giovedì e venerdì, dalle 15 alle 18:30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18:30. Ulteriori aperture potranno essere valutate in coincidenza di iniziative particolari o festività.
Filippo Navarra