- Le due dottoresse indagate per falsa vaccinazione sono state sospese dall’Ordine dei medici di Ferrara. La sospensione “avrà efficacia per tutto il perdurare del provvedimento giurisdizionale”.
- Intanto proseguono le indagini e si registra l’iscrizione nel registro degli indagati dei nominativi di altri 145 pazienti.
Il provvedimento è arrivato e non poteva che essere questo, Chiara Compagni e Marcella Gennari, le due dottoresse indagate per falsa somministrazione di vaccini a circa 300 persone, sono state ufficialmente sospese dall’Ordine dei medici di Ferrara.
Tale misura è stata adottata all’unanimità dal consiglio dell’Ordine dei medici nella seduta del 29 marzo ed è basato sia sulle notizie di cronaca uscite che, soprattutto, sull’informativa trasmessa dalla procura di Ferrara lo scorso 18 marzo, a una settimana dall’arresto delle due dottoresse.
La sospensione è stata comunicata dallo stesso presidente dell’ordine Bruno Di Lascio anche all’Ausl ed è stata adottata una volta “valutata la gravità dei reati contestati che determinano compromissione della dignità e del decoro della classe medica”.
Sospensione che è partita dal 17 marzo e che “avrà efficacia per tutto il perdurare del provvedimento giurisdizionale da cui ha tratto origine”. L’Ordine fa salva la possibilità di “adozione di ogni altro provvedimento a tutela dell’immagine della classe medica e dell’Ordine Professionale”.
Nel frattempo l’indagine prosegue: se da una parte trenta pazienti dei due medici di base si sono già costituiti, ammettendo di aver usufruito della falsa vaccinazione, dall’altra i nomi iscritti nel registro degli indagati stanno aumentando sempre di più.
Negli ultimi giorni la procura ha infatti inserito nel registro i nominativi di altre 145 persone (in aggiunta alle 176 già presenti) che, secondo gli inquirenti hanno ricevuto falsa vaccinazione (e conseguente rilascio del green pass che dovrà essere revocato) dalle due dottoresse, nel periodo compreso tra febbraio e l’arresto delle indagate avvenuto sabato 12 marzo.
Intanto, per Gennari e Compagno, continuano gli arresti domiciliari.
Filippo Navarra