- Questa mattina una quarantina di studenti delle scuole elementari Tumiati e Alda Costa di Ferrara hanno partecipato ai laboratori di cucina e tipicità organizzati dal Comune con l’istituto alberghiero Vergani-Navarra;
- I piccoli chef hanno impastato il pane, condito la pizza, conosciuto gli ingredienti e imparato i segreti per una buona lievitazione.
Dal pane ferrarese al biscotto “Brazadlin”. Circa una quarantina di studenti, tra i sei e i nove anni, hanno partecipato questa mattina ai laboratori di cucina e tipicità, avviati dall’amministrazione comunale con l’istituto Vergani-Navarra, che ha messo a disposizione strutture e docenti per insegnare materie prime e lavorazioni, mentre il Comune ha sostenuto i costi del trasporto e acquistato gli alimenti.
All’istituto alberghiero i giovanissimi, primi tra undici classi aderenti, sono stati accolti dall’assessore Dorota Kusiak e dal preside Massimiliano Urbinati “siete – ha detto ai ragazzi – in una scuola di riferimento, a livello nazionale, per innovazione e ricerca”.
Guidati dai consigli dei professori Liborio Trotta e Luca Borghi, i piccoli chef della prima A della scuola “Tumiati” e della terza B della “Alda Costa” hanno impastato il pane, condito la pizza, conosciuto gli ingredienti e i segreti per una buona lievitazione e per una corretta cottura. “Imparare a cucinare è anche imparare a capire che cosa si mangia, l’importanza della materia prima”, ha spiegato Trotta prima di illustrare le regole per l’accesso alle cucine e condurre i giovanissimi – muniti di cappellini da ‘addetti ai lavori’ – nei laboratori scolastici.
Tra le specialità protagoniste, oltre alla celeberrima coppia di pane ferrarese, anche il “Brazadlin”, particolare biscotto casereccio che per primo ha ricevuto il nuovo brand ferrarese De.C.O (Denominazione Comunale di Origine). Brand che ha la forma del Diamante, chiaro richiamo alla forma degli oltre 8.500 blocchi di marmo che compongono la facciata di Palazzo dei Diamanti.
“Felici di avviare, insieme, questo progetto per trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza della ricchezza e della cultura delle produzioni ferraresi. Questi ragazzi sono e saranno ambasciatori e artefici del gusto e della tradizione”, dice l’assessore Kusiak. “Ferrara risponde così all’iniziativa del Ministero per progetti di educazione alimentare, finanziata dallo stesso dicastero con 60mila euro circa complessivi. Le risorse – prosegue l’assessore- hanno consentito di realizzare una galassia di progetti legati alla consapevolezza alimentare, come “Adotta un campo di grano”, con sessioni di formazione proprio sul campo relativi alla rotazione delle colture, alla loro stagionalità, alle produzioni agricole, alle caratteristiche delle materie prime. A breve, inoltre – aggiunge Kusiak – nelle classi si terranno anche cicli di lezioni contro lo spreco alimentare, altro tema di grandissima rilevanza. Ferrara è terra di eccellenze gastronomiche, la storia della sua cucina è parte integrante della grande storia del nostro territorio, ha mense scolastiche che utilizzano prodotti biologici ed è attenta all’educazione alimentare”.
Filippo Navarra