- Nella giornata di ieri lo scultore ferrarese Sergio Zanni si è raccontato ai ragazzi della scuola Alda Costa davanti alla sua opera “Foto di gruppo”, recentemente donata al Comune;
- L’incontro fa parte del progetto di didattica dell’arte promosso dalla Galleria del Carbone. Gallerista Boni: “Iniziativa che mette in evidenza la grande apertura delle associazioni culturali e la voglia di avvicinare le nuove generazioni”.
“Quando mi sono sentito pronto per essere chiamato scultore? Mai. Non mi interessa. Ciò che conta è che continui ad appassionarmi ciò che faccio. L’artista per me deve saper giocare, come un bambino, provando gioia in quello che fa. Io mi sento felice quando realizzo una cosa che mi piace. Il mio è un racconto delle cose, che ha come obiettivo quello di renderle leggibili anche a chi le guarda”. Così il maestro Sergio Zanni, scultore e pittore ferrarese, che nella giornata di ieri, mercoledì 25 maggio, ha tenuto una lezione ai giovani della scuola Alda Costa nell’ambito di un progetto di didattica dell’arte promosso dalla Galleria del Carbone e partito a dicembre.
L’incontro è avvenuto nel salone d’onore di Palazzo Municipale, davanti all’opera “Foto di gruppo”, recentemente donata dall’artista al Comune. La scultura, realizzata in polistirolo ricoperto di iron ball, immortala l’immagine di un kamikaze. “Le loro storie – durante la guerra – mi impressionarono e questo mi diede l’energia per rappresentarle”, ha rivelato ai giovani l’autore, incalzato dalle domande degli studenti e accolto dall’assessore Marco Gulinelli.
Il percorso degli studenti della Costa dedicato all’arte di Zanni, giunto al suo ottavo appuntamento, è stato promosso dalla gallerista Lucia Boni, dell’Accademia Città di Ferrara, che gestisce la Galleria del Carbone. “E’ stato un bell’esempio di attività condivisa, con l’approvazione della dirigente scolastica Antonietta Allegretta, che ringrazio – dice Boni -. Il progetto che abbiamo promosso mette in evidenza la grande apertura delle associazioni culturali e la voglia di avvicinare le nuove generazioni e di collaborare con altre realtà, in primis il sistema scolastico. Con Sergio Zanni abbiamo costruito un momento di grande profondità, che ci ha mostrato la straordinaria capacità degli studenti di andare al cuore dell’opera. Un momento che vogliamo proseguire presso la nostra galleria, illustrando i risultati e l’insegnamento che questo progetto ci ha lasciato”.
E altre novità sono attese. “Dopo aver avuto l’opportunità di un confronto diretto tra ragazzi e artista – annuncia l’insegnante Susanna Losciale – , stiamo pensando a un’esposizione delle opere in terracotta realizzate dai ragazzi”.
Filippo Navarra