- Per celebrare il decennale della scomparsa di Lucio Dalla, domani alle ore 12:30 in piazza della Cattedrale, verranno diffusi gli storici brani del cantautore bolognese contro le guerre;
- Il sindaco Alan Fabbri: “lasceremo a lui la parola auspicando che si fermino le violenze”.
La ricorrenza
A dieci anni dalla scomparsa di Lucio Dalla, Ferrara omaggerà l’artista diffondendo, dagli altoparlanti municipali, canzoni come “Henna”, “Com’è profondo il mare”, “Futura” apertamente schierate contro le guerre. L’appuntamento è per domani, martedì 1 marzo, alle 12:30, in piazza della Cattedrale.
“Affidiamo alle parole di un autore straordinario, nel cuore di Ferrara, il nostro messaggio a favore della pace, in un momento drammatico. Quali parole possono essere più profonde ed efficaci di quelle di un grande genio come Dalla, la cui musica e i cui testi superano ogni tempo- spiega il sindaco Alan Fabbri-. E proprio a Dalla, alla sua memoria, alla sua testimonianza, alle sue riflessioni, lasceremo la parola, auspicando che si fermino le violenze e che da parte degli alleati ci sia una risposta efficace e unitaria per porre fine alla tragedia che si sta consumando in Ucraina”. Il primo cittadino aggiunge che “Dalla è ricordato anche come ferrarese di adozione, la sua storia si incrocia infatti a quella della nostra città, che ricorda ancora con grande emozione quando sorprese il pubblico del Ferrara Buskers Festival. Era il 1989. E quel momento lo abbiamo celebrato svelando una targa in piazzetta San Michele, dove suonò a fianco di Stefano Bottoni”. Nell’occasione era presente, tra gli altri, anche il chitarrista Jimmy Villotti, con alcuni amici musicisti di Bologna, la vocalist Iskra Menarini, Franz Campi, Stefano Fucili, il presidente della Fondazione Lucio Dalla a Bologna Andrea Faccani.
“Quest’anno i dieci anni dalla scomparsa di Lucio Dalla sono purtroppo segnati dal dramma del conflitto in Ucraina, abbiamo così pensato di lasciare a lui la parola, ai suoi mirabili testi contro la guerra, contro tutte le guerre”, conclude il primo cittadino.
Musica contro le guerre
Il repertorio prevede, tra le altre, “Henna”. “Adesso basta sangue”, intonava Dalla, ribadendo che solo l’amore potrà salvarci: “Io credo nell’amore. L’amore che si muove dal cuore”. E poi un altro grande classico: “Com’è profondo il mare”, con le sue strofe che richiamano eventi storici e grandi drammi del ‘900: la quarta rappresenta la rivoluzione russa del 1917, la quinta la seconda guerra mondiale, la sesta i campi di concentramento, la settima lo sgancio della bomba nucleare. E “Futura”: “È una notte di fuoco. Dove sono le tue mani. Nascerà e non avrà paura nostro figlio. E chissà come sarà lui domani”, cantava il grande artista.
Filippo Navarra