- Il progetto sicurezza ideato dal Comune di Ferrara e Ferrara Tua, che prevede l’installazione nella città di 51 telecamere di ultima generazione, ha ricevuto nei giorni scorsi l’ok del Ministero;
- Saranno investiti 1,2 milioni di euro equamente finanziati dal Viminale e dal Comune. Fabbri: “Obiettivo promesso in campagna elettorale e che sarà effettivo nel 2023”.
51 telecamere di sicurezza, di nuova generazione, da installare in diverse zone di Ferrara dal centro storico, alla zona PMI Diamantina, dal centro artigianale di San Giorgio a via Bologna, oltre a tutti gli ingressi della città. E’ questo il progetto nato dalla partnership tra Comune di Ferrara e Ferrara Tua che ha recentemente ottenuto il via libera ministeriale. Progetto che, oltre all’installazione delle nuove telecamere, prevede anche una control room nella nuova sede della polizia locale e tre postazioni di controllo da remoto, presso la Questura, il comando dei carabinieri e la stessa sede di Ferrara Tua in via Borso 1. A tal fine saranno investiti 1,2 milioni di euro, cofinanziati dal Viminale al 50 per cento, e per la rimanente parte dal Comune.
Il via libera del Ministero è stato formalizzato negli ultimi giorni con la pubblicazione della graduatoria: 416 i progetti comunali finanziati in Italia su oltre 2.078 domande. Nella giornata di ieri il sindaco Alan Fabbri ha sottolineato in un post su Facebook come “Ferrara sia, per ammontare complessivo del progetto, la prima città d’Italia su 2.078 comuni partecipanti a portare a casa più soldi sul tema della sicurezza urbana”. “E’ un obiettivo che avevamo promesso in campagna elettorale e che sarà effettivo nel 2023”, ha scritto il sindaco.
Le installazioni
Nel dettaglio: 12 telecamere saranno installate in zona PMI Diamantina, 4 al centro artigianale San Giorgio, 17 nelle zone più sensibili del centro storico, 8 sistemi di controllo targhe e 7 telecamere saranno poste nelle arterie di accesso della città. Inoltre: due telecamere saranno localizzate tra la stazione ferroviaria e lo stadio, 6 in via Bologna, in zona Fiera e in viale Krasnodar, due a Pontelagoscuro e una a Porta Catena, “per la prevenzione dei fenomeni di spaccio”, ha spiegato il vicesindaco Nicola Lodi.
“Il prossimo passaggio è portare il progetto nelle frazioni e lo sviluppo di un’app specifica rivolta alle segnalazioni di episodi sospetti da parte dei cittadini, intercettando l’attesa seconda tranche del bando ministeriale”, ha sottolineato Lodi, ringraziando le forze dell’ordine, la prefettura e le associazioni dei commercianti, “con cui abbiamo collaborato anche per la redazione della mappa delle installazioni dei dispositivi”.
Dispositivi che sono ad alta tecnologia e in linea con i più moderni standard di sicurezza: permettono infatti il riconoscimento facciale, di targhe automobilistiche e anche di oggetti e animali, con un proprio impianto di ricarica e una rete dedicata a fibra ottica.
“L’obiettivo – ha annunciato Lodi – è arrivare alla progressiva sostituzione delle attuali, circa, 200 telecamere presenti nel Comune, vetuste e inadeguate alle esigenze di sicurezza”.
Luca Cimarelli, amministratore unico di Ferrara Tua, ha spiegato che “il finanziamento ministeriale ha premiato il progetto che non prevede solo l’acquisto di telecamere ma la realizzazione di un nuovo sistema, di rete e condiviso, a servizio della sicurezza. A questo sistema – ha aggiunto Cimarelli – potranno inoltre integrarsi anche i dispositivi installati da Hera, trattandosi di strutture compatibili. Non si tratta certo di un risultato definitivo, ma di un passaggio importante, che vogliamo implementare sempre più intercettando le opportunità che nasceranno dai prossimi bandi ministeriali previsti”.
Filippo Navarra