- Analisi georadar 3D avrebbero individuato due sepolture sotto la chiesa di San Giacomo. Molto probabilmente si tratta di tombe di cavalieri templari del 1100;
- Archeologo Di Miceli: “Dalle indagini è apparsa la presenza di due tombe, della misura di due metri, che sono le dimensioni tipiche per i sepolcri dell’epoca”
Appartengono con tutta probabilità a due cavalieri templari le sepolture che il georadar ha rilevato sotto la chiesa di San Giacomo in via del Carbone a Ferrara. A parlare di questa importante scoperta sono stati l’assessore Marco Gulinelli, il presidente dell’associazione Templari Cattolici d’Italia Mauro Giorgio Ferretti, Roberta Zambrini, rappresentante del gruppo di ricerca con il georadar 3D Esplora, dell’Università di Trieste, l’archeologo Andrea Di Miceli e Matteo Marti, referente organizzativo dell’associazione Templari Cattolici d’Italia e docente Unife. I risultati sono stati illustrati nella giornata di ieri, mercoledì 20 aprile nella conferenza stampa che si è svolta nella residenza municipale.
“Questa è un’operazione che coinvolge una realtà come quella dei Templari, ricca di fascino e di mistero che scatena molta curiosità e attesa- ha detto Gulinelli -. Sono rimasto affascinato dalla storia dei Templari e ora, al di là della leggenda, è di particolare interesse questa ricerca mirata a indagare scientificamente quanto c’è di vero nella storia che ha coinvolto in epoche antiche anche la nostra città e il nostro territorio”.
Il presidente dell’associazione Templari, Ferretti, ha spiegato: “I Templari erano frati cavalieri e soldati. Per 200 anni sono stati la spada del Papa, fatti sterminare da Filippo il bello che aveva un grosso debito nei loro confronti. Ora cerchiamo di riportare in luce le vicende che riguardano questi monaci cavalieri, morti martiri. Indagini già effettuate ci hanno consentito di confermare che il nono maestro è sepolto nella chiesa di San Fermo, a Verona, grazie alla datazione del corpo, che risale esattamente all’anno di morte stabilito, nel 1185. Sono certo che Ugone Pagani, morto il 24 maggio 1136, sia stato sepolto nella chiesa di Ferrara. Tutti i cavalieri facevano proprio in quella piccola chiesa la veglia d’armi, che consiste nello stare tutta la notte in piedi sull’attenti e che è un momento cruciale. Inoltre sappiamo che nel 1136 Ugone stava visitando le realtà templari dell’Emilia Romagna. Da qui partivano per la Terra santa. E a Ferrara, in effetti, grazie alle indagini sono state individuate due lastre sepolcrali importanti nella parte della chiesa dove entrava il popolo e dove è plausibile si sia fatto inumare, in coerenza con le regole di umiltà, che fanno escludere una possibile sepoltura nella parte absidale”.
“È stato usato Georadar di altissima tecnologia, che consente di vedere le differenze presenti nei sottosuolo- ha detto Zambrini -. Sono state indagate la zona davanti alla chiesa, quella laterale occupata ora dal corridoio del cinema e il cortiletto interno. Davanti alla chiesa sono emerse anomalie, ma è soprattutto nella zona ora adibita a sala cinematografica che si sono potute ravvisare zone rettangolari, distribuite in maniera non regolare con una struttura semicircolare a ovest della navata della chiesa, ad una profondità di circa 80 centimetri”.
L’archeologo Andrea Di Miceli ha quindi concluso: “La chiesa è una sorta di fossile. Non abbiamo potuto rinvenire iscrizioni, ma è apparsa la presenza di due tombe, della misura di 2 metri per uno, che sono le dimensioni di tutte le tombe dell’epoca. Quella sul lato ovest ha una balaustra circolare di rispetto, che coincide con le tombe ad arcosolio tipiche di personaggi illustri del Medioevo”.
Filippo Navarra