- In questi giorni è stata ultimata la riqualificazione dell’area corrispondente all’antica Casa dell’Ortolano;
- Procede, invece, la progettazione dell’area mediate una partnership pubblico-privato con l’obiettivo di rendere il luogo uno spazio per famiglie, sportivi e turisti per la valorizzazione delle mura e dell’antica cultura contadina.
Con la messa in sicurezza degli edifici, la pulizia e la bonifica dell’area, la rimozione della vegetazione infestante e lo smaltimento dei rifiuti presenti all’interno degli immobili, è terminata la prima tranche del piano lavori alla Casa dell’Ortolano. Il progetto ha l’obiettivo di rendere l’area, acquisita dal Comune di Ferrara il 30 dicembre 2020, “un luogo a servizio e per la valorizzazione delle mura e dell’antica cultura contadina”, come spiega il sindaco Alan Fabbri.
Complessivamente la rinascita del luogo prevede un investimento di oltre 2 milioni di euro. A tal fine e, con un primo stanziamento di 215mila euro, è stata effettuata, dall’impresa appaltatrice Sangiorgi Costruzioni di Mesola, la riqualificazione dell’area. Riqualificazione che ha comportato lo sgombero del materiale di scarto ancora presente nel sito, l’abbattimento delle porzioni pericolanti e non più recuperabili degli edifici, un’intensa azione di sfalcio e rimozione dell’edera infestante. Interventi, questi, preceduti dalla messa in sicurezza degli immobili, terminata la settimana scorsa, anche con l’ausilio di sostegni e pali in ferro installati nella struttura interna a supporto dei muri, nelle finestre e nelle porte.
Intanto procede la progettazione dell’area che nel disegno dell’amministrazione comunale dovrà diventare uno spazio da vivere per famiglie, sportivi, una sorta di “cerniera” tra campagna e città, un punto di riferimento anche per i turisti, per godere dello scenario delle mura, un luogo di formazione e di apprendimento per studenti, che potranno approfondire la storia e l’antica cultura contadina.
“Il progetto finale sarà frutto di un’alleanza tra pubblico e privato – spiega l’assessore Andrea Maggi -, sarà infatti a cura degli architetti comunali Federica Tartari e Raffaela Vitale e di alcuni professionisti esterni della società di ingegneria ferrarese Binario Lab, in particolar modo per la parte che riguarda le strutture, la sicurezza e gli impianti. Un’ azione di squadra per mettere a sistema diverse e preziose competenze e professionalità fin dalla fase di progettazione”.
La storia: L’area della Casa dell’Ortolano, in base a una ricostruzione realizzata dal Comune, era anticamente attraversata dal fossato allagato delle mura sud. Nelle pianta topografica di Ferrara del 1850 compare, proprio in quel punto, un’antica casa, probabilmente di un ortolano. Qui sono stati costruiti i due immobili oggi presenti, le cui prime tracce compaiono nella mappa catastale di San Luca del 30 giugno 1902, che evidenzia un complesso rurale composto da un’abitazione e da una stalla-fienile che nel tempo hanno subito diversi crolli. In considerazione del valore degli immobili, ritenuti evidentemente di scarsa rilevanza, essi non furono interessati dal recupero e dalla valorizzazione del “Progetto mura” del 1986. Da qui il lungo abbandono fino ad arrivare, nel 2020, all’acquisizione da parte del Comune.
Filippo Navarra