- Ferrara si candida ad un importante progetto ideato dall’Unione Europea: essere tra le cento città a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030;
- I risultati delle selezioni attesi entro marzo, l’assessore Balboni: “i primi protagonisti di questo percorso saranno i cittadini”.
In prima linea nella sfida climatica
Ferrara si candida ad essere tra le città a “neutralità climatica” entro il 2030. Nelle scorse ore è stato completato il procedimento formale per l’adesione al progetto sviluppato dall’Unione Europea. L’obiettivo della selezione è individuare cento città che abbiano i requisiti per sviluppare programmi mirati a ridurre a zero il saldo delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera nei prossimi otto anni.
“L’obiettivo – come spiega l’assessore Alessandro Balboni, promotore della candidatura – è affrontare in prima linea la sfida climatica, candidando le nostre buone prassi: i progetti Air Break, tra nuove piste ciclabili, piantumazioni diffuse, installazione di centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, percorsi condivisi per elaborare strategie comuni, stazioni di ricarica per i mezzi elettrici, utilizzo di materiali e dotazioni innovative. Abbiamo inoltre presentato il nostro Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima e il Piano urbano della mobilità sostenibile. Vogliamo essere protagonisti del percorso verso un futuro sostenibile”.
La manifestazione europea a cui Ferrara si è candidata, incrocia e anticipa il Green Deal europeo che progetta un’Europa a neutralità climatica entro il 2050. In caso di selezione la città estense sarà quindi una delle cento realtà europee che diventeranno hub di sperimentazione e innovazione per consentire poi a tutte le città europee di arrivare al medesimo obiettivo, raggiunto dalle cento città nei prossimi otto anni, entro il 2050.
Curiosità: In Italia è l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE), ad avere il compito di sostenere e agevolare la partecipazione a programmi ideati dall’Unione Europea, come quello a cui si è candidata Ferrara per la neutralità climatica, attraverso servizi di informazione, formazione e assistenza.
I primi obiettivi per le città vincitrici
I risultati delle selezioni saranno comunicati a breve, entro il mese di marzo, dopodiché le città fortunate saranno chiamate a sottoscrivere un “contratto sul clima”, che conterrà il programma delle azioni da sviluppare, tra ricerca e innovazione, piano e attrazione degli investimenti, creazione di modelli, gemellaggi e networking per condividere le buone prassi, coinvolgendo così i cittadini. “Saranno loro i primi protagonisti di questo percorso- anticipa Balboni-, come abbiamo dimostrato aprendo il laboratorio nell’ex Teatro Verdi alla partecipazione dei cittadini in tutte le fasi di sviluppo delle azioni di Air Break”.
Le città che passeranno le selezioni riceveranno inoltre supporto di consulenza finanziaria e tecnica per accedere a finanziamenti pubblici e privati. A tal fine poche settimane fa Ferrara ha partecipato a un meeting per approfondire sia le azioni contenute nel piano, sia le migliori strategie per presentarsi con una proposta efficace.
E’ emerso che le città svolgono in tutta l’Unione Europea, e non solo, un ruolo fondamentale nel raggiungimento della neutralità climatica. Infatti, anche se occupano solo il 4% della superficie terrestre dell’Ue, sono popolate dal 75% dei cittadini, percentuale che potrebbe salire fino all’85 entro il 2050. Aree urbane che inoltre sono responsabili del 65% dei consumi energetici e di oltre il 70% delle emissioni di CO2 globali.
Filippo Navarra