- Grande siccità per il fiume Po che, nelle ultime registrazioni idrometriche, ha toccato i livelli più bassi degli ultimi trent’anni;
- Situazione critica in particolare nella zona tra Piacenza, Mantova e Reggio Emilia. Valori molto inferiori rispetto alla soglia limite anche a Pontelagoscuro.
Crisi idrica
Le precipitazioni nell’inverno 2021/22 continuano ad essere estremamente scarse nella grande maggioranza del Paese e in particolare in Emilia Romagna, questo provoca inevitabili conseguenze sul livello di siccità dei fiumi. Per il Po, nello specifico, la situazione sta assumendo contorni sempre più catastrofici. Qualche giorno fa, nella riunione dell’ultimo osservatorio permanente sulle crisi idriche tenutasi nella sede dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po-MiTE, erano emersi diversi timori riguardanti il fenomeno della siccità per il Grande Fiume. Timori che purtroppo hanno trovato riscontro quando, nella giornata di ieri, le registrazioni idrometriche dei livelli delle portate del Po hanno toccato le quote più basse degli ultimi trent’anni, dal 1991.
In particolare la situazione più critica si segnala a Piacenza, dove gli indicatori si sono fermati a quota -0,49 metri per 293 mc/s (valore molto inferiore rispetto alla soglia limite di 650 mc/s). Minimi storici del periodo toccati anche a Pontelagoscuro (Ferrara) -5,88 metri per 639 mc/s, a Boretto (Reggio Emilia) -3,25 metri per 452 mc/s e a Borgoforte (Mantova) – 2,57 metri per 567 mc/s.
Situazione di grande siccità che riguarda anche i grandi laghi italiani (eccetto Garda), ma a preoccupare maggiormente sono le previsioni metereologiche dei prossimi giorni che non offrono sufficienti garanzie di precipitazioni in grado di coprire il gap di fabbisogno che si è creato nel corso di questo inverno anomalo, oltremodo secco e siccitoso.
“Sarà importante vedere – ha commentato il segretario generale di AdbPo-MiTE Meuccio Berselli – se, anche in concomitanza della prossima riunione dell’Osservatorio istituzionale che si terrà giovedì 17 marzo, si manterranno questi indicatori negativi, per comprendere quale tipo di soluzione concertata tra territori si potrà individuare per affrontare in modo resiliente la stagione”.
L’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (AdbPo-MiTE) è un Ente pubblico non economico, che opera sotto la vigilanza del Ministero della Transizione Ecologica. L’Autorità di bacino è luogo di intesa unitaria e sinergia operativa fra tutti gli organi istituzionali interessati alla salvaguardia e allo sviluppo del bacino padano, caratterizzato da complesse problematiche ambientali. Ha sede a Parma, dove si è insediata nell’autunno del 1990.
Filippo Navarra