- Ieri era la Giornata internazionale contro il fumo da sigaretta e per la nostra Regione arrivano notizie confortanti;
- In Emilia-Romagna fuma infatti meno di un adulto (18-69 anni) su tre (27%) e calano anche le persone con problemi di abuso di fumo di sigaretta prese in carico da appositi Centri (nel 2021 -51% rispetto al 2019). Rimane tuttavia la tendenza a iniziare precocemente (fuma il 27% dei quindicenni).
Nella giornata di ieri, 31 maggio, si è celebrata la Giornata internazionale contro il fumo da tabacco e, a tal proposito, per la Regione Emilia-Romagna arrivano notizie confortanti. In regione, nel periodo 2017-2020, la propensione al fumo di sigarette risulta essere infatti in calo con il 73% della popolazione tra i 18 e i 69 anni che non fuma (ha smesso o non lo ha mai fatto).
Lo dicono i dati del sistema di sorveglianza “Passi” (acronimo di Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia), dell’Istituto Superiore di Sanità che dal 2006 raccoglie informazioni dalla popolazione italiana adulta (18-69 anni) sugli stili di vita e fattori di rischio comportamentali connessi all’insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili e sul grado di conoscenza e adesione ai programmi di intervento che il Paese sta realizzando per la loro prevenzione.
I dati in Emilia Romagna
Per quanto riguarda l’analisi per sottogruppi di popolazione (sesso ed età), i cui dati disponibili si fermano al 2019, l’indagine ‘Passi” evidenzia la diminuzione di fumatori in entrambi i sessi e nelle classi d’età 35-49 e 50-69 anni. Arrivano però anche cattive notizie: l’abitudine al fumo inizia sempre più precocemente, anche in Emilia-Romagna. Dallo studio multicentrico internazionale HBSC 2018 (Health Behaviour in School-aged Children) emerge infatti che fuma sigarette lo 0,5% degli undicenni, il 6% dei tredicenni e il 27% dei quindicenni (percentuale pressoché analoga a quella della fascia 18-69).
Per quanto riguarda le caratteristiche, la preponderanza di fumatori di sigaretta è più alta tra le persone con 18-34 anni (32%), tra gli uomini (30%), le persone con bassa scolarità (32%) e con molte difficoltà economiche (43%). Circa un quarto (18%) dei fumatori 18-69enni è un forte fumatore (20 sigarette o più al giorno); solo il 4% è un fumatore occasionale (meno di una sigaretta al giorno). Il 4% fa uso della sigaretta elettronica e il 19% dei fumatori, soprattutto gli uomini più giovani, fuma sigarette “rollate” (cioè fatte a mano).
Ancora, per quanto riguarda lo stato di salute, in Emilia-Romagna il 28% dei 18-69enni è affetto da almeno una patologia cronica; in particolare, fuma il 38% delle persone con patologia epatica, il 34% di quelle con malattia respiratoria cronica e il 26% di quelle affette da tumore.
Il 43% dei fumatori ha dichiarato di aver provato a smettere di fumare negli ultimi 12 mesi. Tra questi, la maggior parte (79%) ha ripreso a fumare, il 13% non fuma più da meno di sei mesi (fumatore in astensione) e l’8% è riuscito nel tentativo, in quanto ha smesso da più di 6 mesi. Quasi tutti gli ex fumatori hanno riferito di essere riusciti a smettere di fumare da soli (87%); è bassa la percentuale di chi ha fatto ricorso a farmaci e cerotti (2%) o alla sigaretta elettronica (6%), oppure si è rivolto a corsi organizzati dalle Aziende sanitarie (0,4%). La percentuale di ex fumatori aumenta in modo quasi lineare all’avanzare dell’età negli uomini, mentre nelle donne risulta pressoché stabile tra i 35 e i 50 anni.
Infine, In Emilia-Romagna nel triennio 2019-2021 il numero delle persone con problemi di abuso di fumo di sigaretta prese in carico dagli appositi Centri istituiti presso i SerDP è notevolmente calato: 1.376 nel 2019, 741nel 2020, 674 nel 2021 (-51%). Nel 2021, la maggioranza degli assistiti è di genere maschile (52,2%). La fascia di età più rappresentata è quella delle persone di oltre 56 anni (45,7%), indipendentemente dal genere, seguita da quelle tra 46 e 55 anni (27,6%), mentre il restante 26,7% ha meno di 45 anni.
Filippo Navarra