- La commissione europea autorizza il grillo come nuovo ingrediente alimentare e pensa all’introduzione di un’etichetta alimentare che potrebbe sconsigliare salumi e vino italiano;
- Alan Fabbri: “queste derive europee mettono sempre più in pericolo le nostre produzioni ed eccellenze, mentre si incentivano addirittura diete a base di insetti”.
Le Novità
Il grillo domestico, o “del focolare”, è il terzo insetto autorizzato come nuovo alimento nell’Ue dopo vermi e locuste. Lo ha deciso la Commissione europea affermando che l’esemplare, nella sua interezza o sotto diverse consistenze (congelato, essiccato o in polvere) è conforme a tutte le valutazioni e i criteri dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Oltre a questo, l’Ue sta meditando di introdurre un’etichetta alimentare a semaforo (Nutriscore) che potrebbe danneggiare eccellenze del nostro paese come i salumi e che minaccia di bollare come “massimamente pericolosa” la qualità del vino italiano.
Nutri-Score è un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia pensato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare attraverso l’utilizzo di due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E. Il calcolo del punteggio tiene conto di sette diversi parametri di informazioni nutritive per 100 g di cibo e 100ml di bevande. Un alto contenuto di frutta e verdura, fibre e proteine promuove un punteggio più alto, mentre un alto contenuto di energia, zucchero, acidi grassi saturi e sodio si traduce in un punteggio negativo.
Il Sindaco non ci sta
Una serie di decisioni che hanno lasciato decisamente interdetto il Sindaco di Ferrara Alan Fabbri: “Sono sempre più preoccupato per queste derive europee, che mettono in serio pericolo le nostre produzioni ed eccellenze, mentre si incentivano addirittura diete a base di insetti, spiega il primo cittadino-. È questo il modo che Bruxelles ha di tutelare le nostre produzioni tipiche, di tradizione plurisecolare?
L’Europa invece di essere partner dei territori nella soluzione dei problemi si sta ponendo come moltiplicatrice dei problemi. E il settore agricolo rischia di farne pesantemente le spese. La strategia della Commissione europea ‘Farm to fork’ non mette il settore in sicurezza su etichettatura nutrizionale e su quella di origine e rischia di portare a un taglio della produzione stimato dagli analisti nel 20%, con punte del 30%.
Il Nutriscore, inoltre, introdurrà danni di immagine gravissimi per le eccellenze italiane, ed emiliane in particolare, come i grandi salumi e il Parmigiano Reggiano, non risparmiando certo gli insaccati ferraresi, di grandissima qualità e storia. Dall’Unione Europea- conclude Fabbri- mi aspetterei, al contrario, risposte imponenti per la tutela delle produzioni tipiche territoriali. Risposte che, per il nostro territorio, dovrebbero essere declinate in aiuti e sostegni adeguati al settore della pericoltura, flagellata dalla cimice asiatica e dalla maculatura e in un’azione di sistema contro il caro bollette. Sono, queste, alcune tra le numerose emergenze che produttori, imprese, lavoratori stanno vivendo, ma che per l’Europa non sembrano avere alcuna priorità. Priorità invece assegnata ad altre misure assolutamente dannose per i nostri territori”.
Filippo Navarra