- Stefano Bonaccini ha presentato nella giornata di ieri, lunedì 14 marzo, la proposta di un contributo economico destinato a chi accoglie le persone in fuga dalla guerra;
- Nel frattempo i profughi arrivati in Emilia Romagna sono già quasi diecimila. Per loro previste agevolazioni in materia di trasporto: per i primi cinque giorni dal loro arrivo in Italia potranno viaggiare gratuitamente sul territorio nazionale per raggiungere il luogo d’accoglienza.
Un aiuto per i più generosi
Un contributo economico a chi accoglie le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. E’ questa la proposta della Regione Emilia Romagna, valida sia per chi è disposto ad ospitare nella propria casa sia per chi mette a disposizione un alloggio, presentata nella giornata di ieri dal presidente Stefano Bonaccini, nella riunione fra la Conferenza delle Regioni e il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio.
Il sistema di accoglienza, in Emilia Romagna e in generale nel Paese, continua ad essere diffuso presso famiglie e cittadini. E’ dunque necessario sostenere questa rete spontanea, che si aggiunge alla rete dei Cas (Centri accoglienza stranieri) gestita dalle Prefetture in collaborazione con gli enti locali. Da qui la proposta di un contributo per l’autonoma assistenza, già presente in altri Paesi europei, destinato alle famiglie che mettono a disposizione alloggi o locali ai profughi ucraini.
“Dobbiamo mettere in campo misure concrete per sostenere chi sta aprendo le proprie porte all’accoglienza– afferma Bonaccini -. Ringrazio tutto il sistema regionale, impegnato nel sostegno e nell’assistenza ai profughi, soprattutto donne e bambini. Impegno comune e sforzo diffuso che coinvolge tutti i soggetti: istituzioni, prefetture, comuni ed enti locali, associazionismo e terzo settore. Ma soprattutto famiglie e cittadini. Davvero gli emiliano-romagnoli stanno dando ancora una volta prova di grande generosità”.
Generosità che trova conferma nei numeri: sono già oltre novemila i profughi ucraini accolti in Emilia Romagna, di questi oltre tremila sono donne e poco più di quattromila sono minori. Inoltre sono già stati consegnati 5756 codici STP (Straniero Temporaneamente Presente), i tesserini sanitari che permettono ai profughi di usufruire di qualunque servizio e prestazione sanitaria, secondo le regole e le modalità ordinarie.
Su tutti i cittadini arrivati dal fronte è stato effettuato lo screening anti-Covid che, finora, ha riscontrato una positività nel 3% dei soggetti. Tanto è stato fatto anche in materia di trasporti con i cittadini ucraini che potranno viaggiare gratuitamente entro cinque giorni dal loro arrivo in Italia per raggiungere il luogo di destinazione o di accoglienza. L’ordinanza è stata firmata da Fabrizio Curcio e comprende la gratuità del trasporto sui treni della società Trenitalia che effettuano servizio su Intercity, Eurocity e regionali, sui servizi marittimi e sulla rete autostradale.
Filippo Navarra