- Michele Agostinelli, affetto da sclerosi multipla, ha raggiunto nella giornata di ieri Ferrara nell’ambito del suo “Viaggio da sclero” che lo porterà ad attraversare l’Italia in 87 tappe, percorrendo quasi 30km al giorno;
- Agostinelli: “La sfida che sto affrontando vuole essere uno stimolo per chiunque voglia replicare questa iniziativa e, magari, un incentivo a superare il mio limite. Con altri tempi e altri ritmi riusciamo a fare tutto, è più una questione di testa che di gambe”.
Si chiama Michele Agostinelli, ha 44 anni, è affetto da sclerosi multipla e sta attraversando 87 tappe, percorrendo una media di 26 chilometri al giorno, per accendere i riflettori della malattia e infondere coraggio a chi sta vivendo la difficile situazione della patologia: circa 126mila persone in Italia. Il suo “Viaggio da Sclero” (raccontato sull’omonima pagina Facebook) ha fatto sosta nella giornata di ieri a Ferrara. Qui è stato accolto dall’assessore Cristina Coletti, che si è detta “onorata dell’incontro e della testimonianza portata” e gli ha regalato un acquerello ferrarese, con dedica da parte dell’amministrazione comunale. Oltre a Coletti, presente il presidente dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla Valentino Malanchini e il vicepresidente della stessa associazione Francesco Gattus, anche presidente del Comitato area disabili, che raccoglie 38 associazioni del territorio.
“Dopo la diagnosi della malattia sono stato un anno in stampelle e per un anno ho avuto dubbi e paura di non riuscire più a camminare”, ha raccontato il protagonista dell’impresa. “Nel frattempo continuavo la terapia, con il sostegno di Aism. Esattamente un anno fa sono riuscito a percorrere i primi cento metri, poi sempre di più. Ho buttato via le stampelle e, a un anno da quella data, ho deciso di raggiungere, partendo da Valdobbiadene, il Comune di origine di mio padre (mancato per Sclerosi Multipla), il luogo di nascita di mia madre Maria, San Marco la Catola, in provincia di Foggia e, da qui, fino al confine più a sud della Puglia. Ovviamente passando per Roma”. E proprio mamma Maria, a sorpresa, era a Ferrara ad aspettarlo, con la cugina Rita. “Sono felice – ha sottolineato Agostinelli -. La Sclerosi multipla ti toglie tante cose ma ti dà la consapevolezza che il mondo che pensavi ostile, in realtà è fatto di tanti begli incontri. La sfida che sto affrontando vuole essere uno stimolo per chiunque voglia replicare questa iniziativa e, magari, un incentivo a superare il mio limite. Dobbiamo dimostrare che, con altri tempi e altri ritmi, riusciamo a fare tutto. È una forma di resilienza, per non abbattersi di fronte alle difficoltà. La mente aiuta, il cammino è innanzitutto interiore“.
Con Agostinelli, che è ripartito questa mattina all’alba per raggiungere Ospital Monacale, c’era anche Francesca Sofia, 23 enne ferrarese in cura a Cona, che ha ricevuto la diagnosi della malattia a ottobre scorso e si è imbattuta nella pagina di un “Viaggio da sclero”. “Ho saputo – racconta – con una ricerca online, della sua impresa. L’ho contattato. Mi ha dato consigli, suggerimenti, un grandissimo stimolo per affrontare questa fase della mia vita”.
“E’ fondamentale dare il messaggio che oggi la Sclerosi multipla non è sinonimo di carrozzina, grazie alla ricerca. Anche per questo, il 20-21-22 maggio saremo in piazza con i banchetti di raccolta fondi Aism”, ha sottolineato Gattus. “La malattia non è un fermarsi ma un’opportunità di fare esperienze, di andare avanti e di conoscere persone nuove. E oggi Michele cammina anche per chi, come noi, non può farlo”.
L’incontro si è concluso con un impegno, strappato dall’assessore Coletti: “Tornerò a Ferrara a raccontare il mio viaggio“, ha promesso Agostinelli.
Filippo Navarra