- Al sindaco Alan Fabbri sono arrivate quasi 800 lettere scritte da bambini delle scuole primarie del territorio che hanno espresso i loro pensieri, sogni e richieste per la Ferrara del futuro;
- Il primo cittadino con un post su Facebook: “Vostri pensieri preziosi, pronto ad incontrarvi”.
Sono 784 le lettere dei bambini delle scuole primarie del Ferrarese giunte in Comune all’attenzione del sindaco Alan Fabbri. Tanti sono i giovanissimi che hanno aderito e che hanno voluto lasciare una loro proposta e un loro contributo per la Ferrara del futuro. L’iniziativa è stata messa in campo nell’ambito del progetto/concorso regionale “Siamo nati per camminare”, per la promozione della mobilità pedonale sicura e sostenibile a partire dai percorsi casa-scuola.
Gli studenti, delle scuole Franceschini, Alda Costa, Rossetti, Govoni, Bombonati, Villaggio INA, si sono rivolti al sindaco con alcune richieste, ringraziamenti, pensieri e disegni. Il primo cittadino li ha ringraziati con un video diffuso sulla propria pagina Facebook, promettendo che “valuterà ogni singola richiesta arrivata” e si è detto pronto ad incontrare i vincitori del concorso.
Tra le quasi 800 cartoline recapitate in Comune, c’è anche Mark (il bambino ucraino operato con successo a Cona dopo essere fuggito dalla guerra) che scrive: “Sono arrivato adesso dall’Ucraina. Grazie dell’accoglienza”. E poi c’è chi, come Matilde, della classe seconda, sostiene la necessità di “comprare più vicino a casa”. Cristian racconta il suo entusiasmo nell’aver osservato pavoni percorrendo la ciclabile per Burana, Greis da Pontegradella non vorrebbe più vedere residui di sigarette lasciati per terra.
Micol, della quarta C della Bombonati, chiede più panchine e giochi lungo le mura, mentre Sofia, della seconda, lancia il suo appello ai cittadini: attenzione a dove si buttano i rifiuti. E poi disegni, della città, del Castello, della campagna, dello stadio, del Grattacielo. Rocco è felice della pista ciclabile in via Arginone e chiede nuove reti nei campetti da gioco di via XVI Marzo 1853. Armando della terza C della Bombonati chiede “un punto dove la gente possa riposare, con gelati e panchine, al doccile di San Rocco”. Originali, ma non meno significative, le richieste di un bimbo che chiede “case che volano per non spendere soldi per una casa al mare” e di Cristian, che nell’ottica del contenimento di energie e risorse, propone “meno pagine nei quaderni dei libri”. “A Ferrara vivo bene”, scrive Margherita, della prima A della Govoni. Giovanni, della seconda A della Bombonati, sogna il pieno superamento dell’emergenza Covid e niente più mascherine. Diversi anche i pensieri legati al Po e al rapporto tra città e vie d’acqua. “Il più bel posto che ho raggiunto in bici è stato il Burana mi ha dato serenità e molta felicità”, scrive Greta della Quarta D
Tra le altre richieste, esigenze e proposte: uno skatepark, tavoli da pic-nic nei parchi, nuovi percorsi ciclabili, pannelli solari e auto elettriche, più cestini per i rifiuti e aree verdi attrezzate con giochi e servizi.
Rispondendo ai giovanissimi studenti il sindaco ha spiegato: “Ci stiamo impegnando per la posa di migliaia di nuovi alberi, la riqualificazione delle mura, la realizzazione di nuove aree verdi e la riqualificazioni delle esistenti, l’attenzione per i mercati a chilometro zero, il progetto del nuovo mercato coperto e la sensibilizzazione anche sui temi ambientali. Contro i mozziconi gettati a terra abbiamo aderito, ad esempio, alla campagna nazionale lanciata da Striscia la notizia, con una specifica campagna informativa. Ringrazio inoltre le associazioni e i volontari per le giornate di raccolta promosse”.
Filippo Navarra