In Sintesi
Nel 2022 assunzioni in aumento, si stima infatti che quattro imprese ferraresi su dieci abbiano programmato di assumere lavoratori. Questa ripresa dell’occupazione si scontra però con il gap tra domanda e offerta di lavoro che rimane elevato: risulta infatti sempre più difficile la ricerca di personale specializzato, mentre diminuiscono le richieste per le professioni impiegatizie e la domanda di diplomati e qualificati. Questo scenario è stato delineato dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio, anche attraverso le parole del suo commissario straordinario Paolo Govoni: “La ripresa dell’economia porta con sé una ripresa anche per l’occupazione, ma permane il gap tra domanda e offerta di lavoro”.
Il Momento
Nel 2022, quattro imprese ferraresi su dieci hanno programmato assunzioni nei più svariati settori ma risultano sempre più difficili le ricerche di personale specializzato. In particolare, risulta sempre più complessa la ricerca di laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione, di laureati in scienze matematiche, fisiche e informatiche e di quelli in chimica farmaceutica. Come conseguenza le imprese hanno dovuto modificare la propria domanda in favore di profili non necessariamente specializzati, andando quindi ad abbassare, almeno nell’immediato, la qualità del lavoro. Oltre a questo occorre evidenziare come diminuiscano le richieste per le professioni impiegatizie e la domanda di diplomati e qualificati (ad accezione di quelli di indirizzo tecnico ed elettrico che risultano di sempre più difficile reperimento).
E’ questo lo scenario delineato dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara sulla base di interviste personalizzate condotte dall’ente di largo Castello e delle rilevazioni del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che mostrano come i due settori maggiormente in espansione siano quelli delle competenze digitali (il 63% delle imprese ha investito in trasformazione digitale nel 2021) e dell’economia sostenibile (il 51% investe in competenze green).
Le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (abbreviato in CCIAA, comunemente note come camere di commercio), nell’ordinamento giuridico italiano, sono enti pubblici locali non territoriali dotati di autonomia funzionale.
Il Palazzo della Camera di commercio è un edificio monumentale che si trova a Ferrara in largo Castello, di fronte al Castello Estense, all’inizio di corso Ercole I d’Este.
Dall’analisi della Camera di commercio si ricava che più della metà delle figure professionali con elevata difficoltà di reperimento sono operai specializzati nell’ambito industriale (meccanici, collaudatori, saldatori, falegnami, installatori di impianti di isolamento) e nell’ambito dei servizi ( ad esempio installatori e manutentori di apparecchiature informatiche, operai specializzati nell’installazione e riparazione di apparati di telecomunicazione).

“La ripresa dell’economia – afferma il commissario straordinario della Camera di commercio, Paolo Govoni – porta con sé una ripresa anche per l’occupazione, ma permane il gap tra domanda e offerta di lavoro. Per i profili più qualificati c’è indubbiamente una carenza numerica ed è fondamentale per questo lavorare sull’orientamento all’interno dei percorsi scolastici. Per i profili meno qualificati, invece, un tema chiave è quello dell’esperienza e occorre insistere sull’utilità per i giovani di avere, già dalla scuola, un primo contatto con il mondo del lavoro e di sperimentare sul campo le proprie inclinazioni e abilità. “Forti investimenti in formazione – conclude Govoni – sono indispensabili per favorire un’occupazione di qualità. Una società ad alta intensità di conoscenza è più resiliente e più capace di affrontare i mutamenti”.
Filippo Navarra