L’attesa e la curiosità erano tante perché sul palco di piazza Trento e Trieste c’erano i Litfiba, la storica band fondata nel 1980 da Piero Pelù e Ghigo Renzulli, binomio interrotto nel 1999 con la scelta di Pelù di intraprendere il percorso da solista e infine ricomposto dieci anni dopo. Ora, per celebrare i 40 (+2) anni dalla fondazione, loro due, gli unici membri della formazione originale rimasti, hanno deciso di portare nei teatri e nelle piazze d’Italia “l’ultimo ballo” insieme, quel tanto dantesco “Ultimo Girone Tour” che ieri sera ha toccato Ferrara e il suo Summer Festival.
Davanti ad oltre quattromila fan sul Listone, è andato in scena un Piero Pelù come al solito mattatore e assoluto padrone del palco, in grado di riversare un’energia incredibile nello show come solo i veri animali da palcoscenico sanno fare. Accanto a lui un Ghigo più defilato e meno protagonista nelle oltre due ore di concerto, ma sempre micidiale alla chitarra. Con loro una rodata band che supporta e sostiene molto bene i due protagonisti (Luca Martelli alla batteria, Fabrizio Simoncioni alle tastiere e Dado Neri al basso). A fare loro da sfondo una scenografia essenziale formata soltanto da un telo nero con quattro X, una per ogni decennio di carriera dei Litfiba.
La band toscana ripercorre la propria storia ultra quarantennale con una scaletta di oltre venti brani da “Ritmo 2#” e “La preda” a “Spirito” passando per la celeberrima “Regina di cuori”. Come al solito non dimenticano di approfondire temi politici, sociali, storici o anche personali, tipica caratteristica dei Litfiba, con ogni brano che viene introdotto e dedicato al tema da parte di Pelù. Nel suo complesso la scaletta ha un andamento e una struttura classica: parte molto forte, ha una sezione centrale in cui rallenta, eccezion fatta per “Regina di cuori” e “Fata Morgana” cantate a squarciagola dai fan, per poi impennarsi nel finale con “Lo spettacolo”, “El Diablo”, “Dimmi il nome” e “Cangaceiro”.
Nel complesso si è trattato di un concerto di oltre due ore nel segno del rock e dell’energia pura che due marpioni come Piero e Ghigo sanno come costruire e porre al pubblico. Un concerto in grado di mettere d’accordo tutti i fan dei Litfiba, tra brani storici, hit immancabili e qualche chicca ripescata dal passato. Un’occasione imperdibile che Ferrara e il suo Summer Festival hanno sfruttato al meglio per fare un ultimo giro sui 42 anni di rock di Piero e Ghigo che fino al 26 agosto saranno impegnati in tutta la Penisola. Poi ci mancheranno.
Filippo Navarra