- La prima mondiale dell’opera dedicata al ferrarese Giorgio Bassani segna il tutto esaurito a New York;
- L’obiettivo è ora l’approdo in Italia. Portia Prebys: “l’opera ha contribuito a promuovere la cultura italiana nel mondo”.
Il trionfo
Un immenso successo con otto serate da tutto esaurito per la prima mondiale dell’opera dedicata al Giardino dei Finzi- Contini del ferrarese Giorgio Bassani, in scena dal 27 gennaio a New York. Ora si lavora all’approdo in Italia, con tanto di traduzione dall’inglese all’italiano.
L’opera è stata coprodotta dal National Yiddish Theatre Folksbiene (compagnia newyorkese nata nel 1915) e dalla New York City Opera presso gli spazi “Edmond J. Safra Hall” all’interno del museo del patrimonio ebraico. “È una meraviglia, la gioia è tanta nel vedere che scrittori americani e librettisti abbiano realizzato un’opera lirica ispirata all’Italia. Bravissimi – dice la curatrice del Centro Studi Bassaniani Portia Prebys, oggi a Ferrara -. Questo è un nuovo e importante risultato per la cultura italiana nel mondo e contribuisce a promuovere la letteratura italiana e i suoi grandi classici”. Prebys spiega poi di essere in contatto con Ricky Ian Gordon, compositore dell’opera di Bassani. “Stanno lavorando alla traduzione italiana, c’è la volontà di portarla in Italia”, annuncia.
Gordon, nelle otto date di New York, è stato accompagnato da un’orchestra di 15 musicisti diretti da James Lowe. A vestire i panni di Micol è stato il soprano Rachel Blaustein, Bassani è stato invece interpretato dal tenore Anthony Ciaramitaro, mentre il baritono Brian James Myer ha impersonificato Alberto Finzi-Contini.
Giorgio Bassani nacque a Bologna nel 1916 da una benestante famiglia ebraica originaria di Ferrara, figlio di Enrico Bassani (Presidente della Spal dal 1921 al 1924) e di Dora Minerbi. Bassani trascorse la giovinezza a Ferrara, studiando al liceo Ludovico Ariosto, e vi rimase fino al 1943, per trasferirsi prima a Firenze e poi a Roma. Nell’atrio del liceo Ariosto di Ferrara si trova tutt’ora una lapide dedicata alla sua memoria.
Le reazioni
Lo spettacolo ha trovato vasto spazio nella stampa americana e internazionale: sul New York Times Ian Gordon ha rivelato che l’esperienza di condurre l’opera ispirata a Bassani è stata “molto appagante”. L’opera è stata poi citata anche sulla stampa di settore anglosassone: Dc Metro Theater Arts, Opera News, Theatre Criticism. Grande soddisfazione anche per la compagnia newyorkese che sulla propria pagina ha postato una foto dell’intero cast, con la scritta “Questa bellissima storia è stata portata in vita dai notevoli talenti di questa incredibile compagnia. Bravi tutti e complimenti per il tutto esaurito”.
L’opera di New York non è stata la prima ispirata alle produzioni di Bassani, nel 2018 Corrado Sevardi ha infatti pubblicato 22 componimenti poetici dell’autore ferrarese, a Reggio Emilia, dal titolo “Intranima Lieder”.
Filippo Navarra