- La mostra forlivese “Maddalena. Il mistero e l’immagine” ospita sei opere della città estense e di autori ferraresi;
- Gulinelli: “Felici di contribuire con opere ferraresi a questa importante esposizione. Questo legame artistico e culturale ci fa pensare alla possibilità di nuove collaborazioni in futuro”
Continua il protagonismo di Ferrara nell’arte. Anche alla celebre mostra forlivese “Maddalena. Il mistero e l’immagine” sono infatti presenti sei opere della città estense e di autori ferraresi. L’esposizione, oltre al gruppo scultoreo in terracotta del Compianto sul Cristo morto proveniente dalla Chiesa del Gesù, accoglie preziosi dipinti a firma dello Scarsellino e del Garofalo, provenienti dalla Pinacoteca di Ferrara, un Guercino prestato da Cento e un quadro del ferrarese Gaetano Previati da collezione privata.
Nei giorni scorsi l’assessore Marco Gulinelli, con lo storico d’arte Lucio Scardino, hanno percorso l’intero tour espositivo, inaugurato il 27 marzo ai Musei San Domenico, guidati dall’assessore comunale di Forlì Valerio Melandri e dal co-curatore dell’esposizione Stefano Benetti. Visita che è cominciata qualche ora prima a palazzo Municipale della città romagnola, con il benvenuto del sindaco Gian Luca Zattini e del consigliere regionale Massimiliano Pompignoli e uno scambio di doni tra le città.
“L’arte ferrarese è al centro di mostre importanti a livello nazionale e internazionale, da Forlì a Firenze, da New York a Parigi, dove da poco si è aperta una imponente monografica su Giovanni Boldini. Nello specifico, dopo le mostre di Ulisse e Dante, Forlì ospita un’altra mostra di altissimo livello, dedicata alla straordinaria figura della Maddalena e ai suoi molteplici volti, che rispecchiano i volti e il mistero dell’essere umano – ha detto l’assessore comunale di Ferrara Marco Gulinelli -. Siamo felici di contribuire con opere ferraresi a questa importante esposizione. Anche questo legame culturale e artistico ci fa pensare a una concreta possibilità di nuove collaborazioni“.
Nello specifico, oltre al gruppo scultoreo del Compianto di Guido Mazzoni, la mostra ospita i “Noli me tangere” del Garofalo e dello Scarsellino, entrambi delle Gallerie estensi, “La Crocefissione” del Guercino (proveniente dalla basilica di San Biagio di Cento), “Le tre Marie ai piedi della croce”, del pittore ferrarese Previati e “Santa Maria Egiziaca”, olio su tavola di un pittore attivo a Ferrara nel XV secolo.
“La figura della Maddalena attraversa i secoli e nei suoi molteplici volti si presta particolarmente alla temperie simbolista. Forlì realizza una mostra ricca in cui spiccano diversi capolavori, tra cui i “ferraresi” occupano un posto di primo piano“, ha sottolineato Scardino.
Inoltre, come fa notare lo stesso Scardino, in Piazza Saffi, nel cuore di Forlì, compare un altro segno del legame tra le due città: la lunetta sopra il portone dell’abbazia di San Mercuriale è infatti firmata dallo stesso “Maestro dei Mesi” che ha realizzato le opere collocate prima nel duomo di Ferrara e ora nel museo della Cattedrale. E nella sezione Quattrocentesca è ancora una volta il ferrarese Savonarola ad essere citato, con frasi tratte dal suo breviario, legate alla passione di Cristo.
“Il confronto e lo scambio di buone prassi tra Amministratori locali, anche in ambito culturale, rappresenta un grande occasione di crescita per i nostri territori – ha sottolineato l’assessore forlivese Melandri -. È con questo spirito che abbiamo inteso accogliere e accompagnare l’assessore Gulinelli nell’inedito itinerario dei grandi maestri della Maddalena. Partiamo da qui e con grande entusiasmo, per tessere le fila di un percorso di grande pregio incentrato sulle reciproche esperienze museali e artistiche. A beneficiarne non potranno che esserne i cittadini e la qualità dell’offerta culturale di entrambi i Comuni”.
Filippo Navarra