Una vera e propria estate in tour per Fabio Bartolo Rizzo, in arte Marracash, uno dei più apprezzati rapper italiani protagonista di tantissime date che lo porteranno in giro per tutta la Penisola fino ad agosto inoltrato con il suo “Summer Tour”. Tra i tanti appuntamenti fissati c’era anche quello con Ferrara e il suo Summer Festival che ieri sera ha ospitato il rapper siciliano nella splendida cornice di piazza Trento e Trieste dove è stato accolto dal calore di circa cinquemila persone, una delle affluenze maggiori dell’intera kermesse.
L’artista, insignito pochi giorni fa del premio Tenco per l’album “Noi, loro, gli altri” – primo rapper della storia ad aggiudicarselo non considerando Caparezza (che sarà protagonista sempre in piazza Trento e Trieste venerdì 22 luglio) un vero e proprio esponente della scena rap – anche a Ferrara ha dato prova di essere un artista completo con tanta attenzione non solo ai testi ma anche alla musica. Ad accrescere l’emotività della performance la scelta di farsi accompagnare da una vera band, potente e capace di rendere le canzoni ancora più spesse ed emozionali a seconda del registro scelto: Jacopo Volpe (direttore artistico e batteria), Alessandro Marz (producer – sequenze), Eugenio Cattini (chitarra), Roberto Dragonetti (basso) e Claudio Guarcello (tastiere). Il tutto calato in una produzione di luci e cilindri colorati ruotanti alle spalle dell’artista, rendendo elegante e allo stesso tempo d’impatto la scenografia.
La serata si è aperta con il brano “Loro”, a cui sono seguiti “Cosplayer” e “Pagliaccio”: tre pezzi, tratti dall’ultimo album “Noi, loro, gli altri”, eseguiti tutti d’uno fiato che hanno saputo raccontare con fare tagliente la realtà che ci circonda.
Dopo una buona parte di scaletta, di oltre venti brani totali, in cui sbucano anche “Crazy Love”, “Bravi a cadere”, “Crudelia”, spazio ad alcuni recenti featuring di successo come “Laurea ad Honorem” (con Calcutta) e “Nemesi” (con Blanco).
Nel complesso il live ha visto Marra porsi in due diverse vesti: quella con la band, più rock, e quella con il solo dj, decisamente più hip hop con tanto di cambio abito, convincendo in entrambe le versioni. Proprio in quest’ultima fase, senza strumenti, scorrono, tra le tante, “King of rap”, “Scooteroni” e “Cashmere” in una sorta di medley che ha fatto scatenare il pubblico presente.
Chiusura affidata a “L’anima” e “Infinity Love”, la prima realizzata con Madame, la seconda con Gué Pequeno, cantate a squarciagola dai fan e ideale conclusione di quello che è stato molto più di un normale concerto rap. Il “Summer tour” è solamente all’inizio avendo in programma altre nove date fino al 15 agosto e non è finita qui visto che da settembre ripartirà “Persone Tour”, una sfilza di quasi venti appuntamenti fino al gran finale del Nelson Mandela Forum di Firenze il 16 ottobre. Ma una cosa è certa: il king del rap ha lasciato il segno anche a Ferrara.
Filippo Navarra