- Continuano i lavori lungo la cinta muraria ferrarese. In questi giorni si stanno infatti svolgendo le indagini propedeutiche alla realizzazione del recupero della nuova “Casa dell’ortolano”;
- Sindaco Fabbri: “sarà un luogo di incontro tra campagna e città aperto alla cittadinanza”.
Mentre si avvia il restauro del secondo chilometro di mura, in un altro punto della cinta muraria, dal lato di via Bologna, sono in corso le indagini preliminari per la realizzazione del recupero della nuova “Casa dell’ortolano”. Si tratta di un antico complesso di oltre 1.600 metri quadrati, acquisito dal Comune di Ferrara nel gennaio 2021, e poi bonificato a partire dallo scorso marzo.
In questi giorni la ditta Socotec sta realizzando i sondaggi con il prelievo di campioni di terreno oltre alle cosiddette “prove penetrometriche statiche”, ovvero carotaggi per eseguire indagini sul terreno, che poi Socotec analizzerà in laboratorio. A breve partiranno poi anche i lavori relativi alla prima messa in sicurezza degli immobili, con un primo stanziamento di 215mila euro, già previsto a metà dicembre.
Il carotaggio è una tecnica di campionamento adottata durante la ricerca di risorse minerarie nel sottosuolo con perforazione di pozzi o sondaggi per l’analisi del terreno, per la ricerca del petrolio o altre attività di scavo a scopi di ingegneria civile e consiste in prelievi di campioni di roccia cilindrici a scopo di analisi chiamati carote.
Il progetto
Intanto procedono le riflessioni riguardo al futuro dell’area con il sindaco Alan Fabbri che ha già le idee piuttosto chiare: “sarà uno spazio aperto alla cittadinanza e a servizio del sistema di valorizzazione delle mura, di promozione turistica e delle tipicità, di riscoperta dell’antica tradizione agricola ferrarese e di approfondimento storico del patrimonio. Uno spazio in cui la campagna abbraccia la città nel contesto storico delle mura, di grandissimo fascino e di enormi potenzialità. Dopo aver acquisito l’area, sbloccando così una situazione che si protraeva da anni, ora progettiamo la rinascita di questo luogo, a lungo lasciato al degrado e che oggi vogliamo restituire ai cittadini”. A tal fine, nei prossimi mesi, gli interventi si concentreranno sulla realizzazione, tra le altre cose, di un’area per l’accoglienza turistica, una piccola osteria, una vetrina dei prodotti tipici del territorio, una sala polivalente, uno spazio aperto per famiglie e bambini, un deposito con noleggio biciclette, orti per la produzione locale e piccoli filari di vite maritata.
“Coglieremo le opportunità offerte dalla posizione strategica di questo luogo facilmente accessibile anche grazie alla vicinanza dei parcheggi e al sistema delle piste ciclabili – continua il sindaco Fabbri – . In cantiere ci sono inoltre: l’introduzione di nuovi servizi di mobilità sostenibile e in dialogo con il sistema dei baluardi, con i poli museali, la nuova piazza Travaglio, di cui abbiamo gettato le basi con importanti azioni anti-degrado (mi riferisco ad esempio all’abbattimento dell’area fatiscente ex Amga, e dei chioschi degradati). La progettazione della nuova “Casa dell’ortolano” terrà quindi conto di diversi fattori, in una pianificazione strategica ampia e trasversale, per il complessivo recupero e il rilancio di questa importante area di accesso alla città”.
Filippo Navarra