- Procede la realizzazione del nuovo ponte a Spinazzino, in sostituzione del cavalcavia precedente che aveva accusato in passato problemi di cedimento;
- L’ultimo intervento realizzato ha riguardato la posa delle maxitravi in acciaio sulle nuove spalle della nascente infrastruttura. Fabbri. “La sinergia di professionisti di alto livello e di aziende italiane di elevata conoscenza nel settore stanno dando forma ad un’opera di grande qualità”.
A Spinazzino prosegue la realizzazione del nuovo ponte finanziato, con 400mila euro, dall’amministrazione comunale e a servizio dell’economia agricola dell’area.
Nei giorni scorsi, con un trasporto eccezionale, sono arrivate le maxitravi in acciaio, di circa 21 metri di lunghezza, posate sulle nuove spalle della nascente infrastruttura, realizzate dopo la demolizione di quella precedente, che aveva evidenziato cedimenti. La posa delle travi è stata effettuata dopo le analisi topografiche realizzate da alcuni tecnici che hanno rilevato con precisione i parallelismi e le esatte posizioni degli appoggi. Le travi portano la firma della storica azienda TPS Srl di Imola, gruppo Mattioli, che opera nel settore dal 1910.
La particolarità del nuovo cavalcavia è che non avrà appoggi nell’acqua, ma sarà sorretto dalle spalle ricavate a ridosso dei rilevati arginali. Questo consentirà di porlo al riparo da fenomeni di scalzamento delle fondazioni. Gli appoggi del ponte, arrivati a Spinazzino nei mesi scorsi, sono invece della FIP MEC Srl di Selvazzano Dentro (Padova).
“La sinergia di professionisti di alto livello e di aziende italiane di elevata conoscenza nel settore stanno dando forma ad un’opera di grande qualità, che consentirà non solo di superare i problemi che la precedente struttura aveva manifestato, ricordiamo il crollo della campata nel 2005, ma di avere un ponte dai grandi contenuti tecnologici, a servizio dei residenti e dell’economia agricola della zona e realizzato per durare, in sicurezza”, dice il sindaco Alan Fabbri.
“Un imponente investimento che segna l’attenzione alla sicurezza e alle infrastrutture nelle frazioni- sottolinea il vice sindaco Nicola Lodi –. Un’opera attesa da anni e necessaria che abbiamo voluto realizzare e farlo al meglio, dando priorità. Anche questo è il segno di un’attenzione diffusa e puntuale a tutto il territorio e alle sue esigenze”.
Il ponte attraversa la fossa Cembalina, chiamata così dal nome del sacerdote che la fece costruire. Oggi il canale unisce le acque del Reno con quelle del Po di Primaro.
Alle travi poste in connessione delle vie Cembalina e Cascina sono intrecciate altre strutture in senso trasversale. Si tratta di più elementi assemblati in loco.
Seguirà poi la realizzazione della pavimentazione e delle barriere a bordo ponte. Il completamento dell’intervento, diretto dall’ingegner Elisa Maniezzo, è previsto per la fine della primavera 2022.
La realizzazione del nuovo ponte è stata aggiudicata, la scorsa primavera, da un raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla Barri Marino (capogruppo) e dalla Edilscavi 08 Srl.
L’inaugurazione segnerà anche la fine delle limitazioni al traffico che, inevitabilmente, stanno accompagnando l’intervento, con la riapertura ad auto e mezzi pesanti dell’accesso diretto a via Cascina, da via della Cembalina.
Filippo Navarra