- Sono ripartiti oggi i lavori di riqualificazione di Palazzo dei Diamanti, fermi da ormai 25 giorni;
- L’intervento interesserà i locali del piano terra sia nell’ala Rossetti che nell’ala Tisi, alcuni ambienti verranno trasformati creando un’area bar, una sala didattica e una libreria, saranno realizzate nuove pareti in cartongesso e una nuova pavimentazione e si provvederà al miglioramento degli impianti attuali.
Dopo 25 giorni di fermo che avevano alimentato non pochi timori riguardo la possibilità di non portare a termine un progetto da quasi cinque milioni di euro, sono ripartiti questa mattina i lavori a Palazzo dei Diamanti.
A dare l’annuncio della ripresa degli interventi è stato l’assessore Maggi: “i lavori sono ripresi oggi, la sospensione era motivata dalla difficoltà di reperimento dei materiali, un po’ come succede in tutta Italia”.
Gli interventi riguarderanno i locali del piano terra del palazzo, sia nell’ala Biagio Rossetti che nell’ala Tisi e consentiranno la trasformazione di alcuni ambienti dell’ala dell’ex museo del Risorgimento in bar, sala didattica e una libreria, oltre che la sistemazione dei cortili esterni. Saranno realizzate, tra l’altro, nuove pareti in cartongesso funzionali per gli allestimenti, saranno posati nuovi pavimenti e restaurati quelli in cotto, saranno recuperati i solai in legno e migliorati e potenziati i vari impianti per renderli più adeguati alle esigenze dell’attività espositiva.
L’importo complessivo del progetto, stipulato nel 2016, è di 4.575.000 euro, di cui 3.500.000 euro finanziati dal Ministero dei beni culturali nell’ambito del programma “Ducato Estense” facente parte del Piano stralcio “Cultura e Turismo”. La restante quota, di poco più di 1 milione, è invece a carico del Comune di Ferrara.
I lavori sono stati aggiudicati dall’amministrazione comunale all’Ati composta dalle imprese: Cooperativa Edile Artigiana s.c.(capogruppo), Martini s.r.l. (mandante) e Cooperativa di Produzione e Lavoro Bruno Buozzi s.c. (mandante).
Il Palazzo dei Diamanti è uno dei monumenti più celebri di Ferrara e del Rinascimento italiano, situato in corso Ercole I d’Este 21, nel Quadrivio degli Angeli, proprio al centro dell’Addizione Erculea. Fu progettato da Biagio Rossetti per conto di Sigismondo I d’Este, fratello del duca Ercole I d’Este, nel 1492. Il palazzo fu abitato in maniera discontinua da componenti la casa d’Este fino alla devoluzione di Ferrara alla Santa Sede avvenuta nel 1598. Nel 1842 il palazzo fu acquistato dal Comune di Ferrara al fine di ospitarvi la pinacoteca e l’Ateneo Civico. Durante i bombardamenti del 1944 che colpirono la città l’edificio fu danneggiato e andarono perdute parte delle opere conservate nei depositi. Dopo il terremoto del 2012 è stato oggetto di restauro.
Filippo Navarra