- La ristrutturazione di palazzo dei Diamanti, inizialmente prevista entro settembre, slitterà entro la fine di dicembre. Di conseguenza non potrà ospitare la mostra “Museo della Follia”, prevista proprio per settembre;
- I lavori a palazzo Massari sono invece in regolare svolgimento e secondo l’assessore Maggi la conclusione degli interventi è fissata per l’inizio del 2024.
Slitterà entro la fine di dicembre, con conseguente riprogrammazione dell’attività espositiva, la conclusione del cantiere del lotto A di palazzo dei Diamanti, mentre il lotto B, relativo agli interventi sul giardino, dovrebbe vedere la conclusione dei lavori subito dopo l’estate.
Dunque nessuna riapertura a settembre, contrariamente a quanto annunciato nei mesi scorsi dall’assessore Gulinelli e da Vittorio Sgarbi, che proprio in quel periodo avrebbe voluto inaugurare la ristrutturazione dell’edificio con il Museo della Follia.
Ad annunciare lo slittamento dei lavori è stato l’assessore Andrea Maggi durante la terza commissione consigliare in cui è stato fatto il punto sulle opere pubbliche, comprese quelle del quadrivio degli Angeli. A questo proposito l’amministrazione comunale “spera di avere l’ok della Regione al progetto esecutivo entro giugno” per palazzo Prosperi Sacrati, spiega l’architetto Natascia Frasson, in modo tale da “partire con le procedure di gara e aggiudicare il lavoro entro fine anno”.
L’idea è quella di “restituire alla città uno spazio dimenticato, un fabbricato mai aperto perché zona militare che diventerà accessibile e formerà, insieme allo spazio Antonioni al Pac, a palazzo Diamanti e palazzo Massari, un polo museale di arte moderna e contemporanea, dove al piano nobile sarà allestita la parte espositiva con mostre fotografiche e di arte contemporanea, mentre al piano ammezzato ci saranno uffici e call center di Ferrara Arte, oltre che eventuali sale riunioni per conferenze stampa”, spiega sempre Frasson.
Procedono invece secondo programma i lavori a palazzo Massari, iniziati a febbraio 2022. A tal proposito l’assessore Maggi annuncia “lavorazioni per tutto il 2023 con l’intenzione di finire a inizio 2024”.
Infine, è previsto per inizio 2023 il via libera ai lavori alla Casa della Patria di corso Giovecca. Attualmente, il progetto esecutivo da 1 milione e 850mila euro è sui tavoli della Regione. “Le associazioni che stanno al loro interno – conclude l’architetto Frasson – hanno tutte trovato una ricollocazione momentanea, in attesa di tornare nel loro luogo originario al piano ammezzato, mentre al piano superiore troverà posto il museo del Risorgimento e della Resistenza“.
Filippo Navarra