- Proseguono i lavori per la realizzazione del giardino in spirito rinascimentale presso Palazzo Schifanoia;
- Dopo il posizionamento degli archi del pergolato che si ricopriranno di rose a partire da metà aprile, si procederà alla messa a dimora degli alberi da frutto, in particolare peri, meli e susini.
A Palazzo Schifanoia prosegue la realizzazione del giardino in spirito rinascimentale. Dopo aver posizionato la pergola di rose, con un lavoro certosino della ditta Came di Valseno Monari, ora è il turno della messa a dimora degli alberi da frutto che stanno mano a mano arrivando presso l’antico edificio estense.
L’intervento è realizzato con un investimento di 140mila euro sostenuto dall’amministrazione comunale, ad eccezione di 40mila euro di sponsorizzazione tecnica della cooperativa Copma.
“I lavori procedono alacremente, ma per il completamento dobbiamo aspettare i tempi della natura. Il prato sarà seminato non prima di settembre“, dice il paesaggista ferrarese Manfredi Patitucci, formatosi alla Birkbeck University di Londra.
“Il progetto restituirà piena continuità tra gli spazi del giardino, consentendo ai visitatori di immergersi nella bellezza dell’epoca. Questo intervento, per cui ringraziamo Copma, completa la rinascita di palazzo Schifanoia, restituendone e valorizzandone la bellezza in aderenza allo stile originario”, dice l’assessore Andrea Maggi.
Palazzo Schifanoia è stato costruito nel 1385 ed il nome scelto (letteralmente: schifare la noia) intendeva sottolineare la sua funzione presso la corte estense, cioè di edificio destinato al riposo ed allo svago. E’ situato in via Scandiana 23.
Il nuovo giardino
Nelle ultime ore sono arrivati gli alberi da frutto già allevati con sviluppo a spalliera. Saranno messi a dimora sul muro perimetrale di fondo e potranno svilupparsi grazie all’istallazione di cavi di supporto. Davanti sono già stati posizionati gli archi del pergolato che si ricopriranno di rose, a partire dalla metà di aprile. Quindi tre elementi di siepe lineare tracceranno il sedime del giardino del Cinquecento, così come emerge da antichi disegni, idealmente il sentiero rinascimentale.
Nel progetto sono inoltre presenti cinque alberi da frutto al centro del giardino, allineati proprio alla pergola. Si tratta di peri, meli e susini, di specie antiche. Poco oltre, negli spazi adiacenti al muro che separa dalla caserma, strutture metalliche accoglieranno alberi a spalliera in continuità con quelli lungo il muro perimetrale.
Intanto in queste ore è già esplosa di fiori la magnolia stellata mentre si attende la fioritura del celebre ciliegio giapponese distante pochi metri.
“La successione di pergola, siepe, alberi da frutto a spalliera, creerà un effetto analogo a quello delle quinte teatrali, ampliando alla vista spazi che, nelle dimensioni, sono circa un quarto dell’originario giardino rinascimentale. Il verde ci ricollega alle origini e completa il restauro di tutte le porzioni di Schifanoia, in una straordinaria unitarietà di risultato”, dice Patitucci che segue la parte paesaggistica dell’intervento, mentre l’architetto Rossella Bizzi e l’ingegnere Paolo Rebecchi, del Comune, sono rispettivamente il direttore dei lavori ed il responsabile del procedimento.
Filippo Navarra