- Nel nuovo giardino di palazzo Schifanoia stanno nascendo i primi frutti (pere, mele e susine) e spunta l’idea di realizzare con questi la “Marmellata del Duca”;
- Oltre al frutteto è ora visibile anche il nuovo roseto con quattro differenti specie di rose che andranno a riempire di colori la pergola in costruzione che segna un camminamento lungo il perimetro del giardino.
Pere, mele e susine sono in crescita, sui 31 alberi a spalliera già posati nelle porzioni nord e est del nuovo giardino di palazzo Schifanoia e sui due meli, altrettanti peri e un susino, il cui sviluppo acquisterà per i più giovani anche un valenza didattica.
L’allevamento delle piante è stato condotto con tecniche e materiali ambientalmente compatibili come la fibra naturale rafia (per gli alberi da frutto) e la corda di juta usata per fissare le rose alla pergola e ai supporti metallici ai muri. Ora l’idea, a cui tecnici e appassionati stanno lavorando, è realizzare una possibile “Marmellata del Duca” con i frutti disponibili. Un progetto nel segno della tradizione, anche coerente con la scelta di mettere a dimora specie antiche. “Ne studieremo la fattibilità e l’eventuale attuazione”, dicono gli esperti.
“Questo progetto e questo luogo sono per i visitatori un balzo immersivo indietro nel tempo. Qui si vive e si respira Rinascimento, bellezza; questa è la perfetta, e più aderente, cornice per il magnifico palazzo Schifanoia“, dice il sindaco Alan Fabbri.
La coltivazione dei nuovi frutti di palazzo Schifanoia è legata a strumenti ambientalmente compatibili per la lotta integrata contro i parassiti. In particolare, è stato utilizzato un prodotto a base di sapone di Marsiglia distribuito insieme a 300 coccinelle, note antagoniste dei parassiti.
A curare tutte le operazioni è stato l’architetto paesaggista Manfredi Patitucci, insieme all’architetto Rossella Bizzi e all’ingegnere Paolo Rebecchi, con le competenze di Copma. “Abbiamo evitato l’utilizzo di prodotti chimici contro gli elementi patogeni. Con pazienza abbiamo atteso il momento giusto prima di procedere con le operazioni di lotta integrata. Gli alberi hanno reagito, in generale, positivamente”, spiega Patitucci.
Oltre al frutteto è ora visibile anche il nuovo roseto, con quattro differenti specie di rose che colmeranno di colori le pareti e la pergola di nuova costruzione che segna un camminamento lungo il perimetro del giardino. I lavori sono ancora in corso e sono prossimi al completamento. Inoltre, nel prossimo autunno, sarà realizzata una nuova semina del prato per uniformare il manto erboso.
Filippo Navarra