- Grazie ad un accordo tra Comune di Ferrara e Soprintendenza, la facciata di palazzo Borsari sarà restaurata;
- I lavori avranno una durata prevista di due mesi. Assessore Maggi: “Restauro complessivo e omogeneo con l’obiettivo di ridare splendore al palazzo”.
Una partnership pubblico-privato per il recupero della facciata di palazzo Borsari, in corso Giovecca. E’ questa la strategia messa in campo dall’amministrazione comunale, d’intesa con gli abitanti, per ridare lucentezza e piena bellezza alla storica residenza, adiacente al teatro comunale di Ferrara, nato nell’area delle antiche poste dei cavalli di epoca estense, oggi a proprietà mista pubblico-privato.
I lavori inizieranno in settimana e avranno una durata prevista di due mesi. L’Intervento è stato appaltato alla ditta Pasquali Srl, per un importo, a carico del Comune, di circa 30mila euro (più Iva). L’intesa consentirà di realizzare un lavoro unitario sull’intero immobile, in parte – per i civici 40/B, 40/C, 40/D – di proprietà dei privati e in parte – per i civici 40/A, 40, 38, 36 e 34 – del Comune. Gli abitanti potranno avvalersi dei benefici fiscali previsti dalla normativa per il recupero delle facciate storiche nei centri cittadini.
Palazzo Borsari è carico di storia. In epoca estense sul luogo erano presenti le poste dei cavalli e le munizioni dei carri, nel ‘600 la proprietà passò alla Camera Apostolica. Con la costruzione del teatro, a fine 1700, il palazzo – prima di proprietà della famiglia Coia Girolamo, e successivamente venduto al capitano Giuseppe Borsari – fu in parte destinato al prolungamento della scena, su consiglio dello stesso progettista del teatro, Cosimo Morelli. A metà ‘800 casa Borsari viene ristrutturata per realizzare appartamenti da affittare agli artisti e ai commissari austriaci, con camerini e parte del piano terra a uso magazzino e negozi. A inizio ‘900, a seguito di un incendio viene eseguito l’attuale prospetto che si affaccia in parte su corso Giovecca, in stile rinascimentale con otto ingressi vetrine ad arco ribassato, otto finestre per piano, un balconcino al primo piano, e un ingresso carraio alla corte interna.
“In accordo con la Soprintendenza procederemo così a un restauro complessivo e omogeneo – spiega l’assessore Andrea Maggi -. Sarà così realizzato un lavoro unitario sullo stesso immobile, con un unico obiettivo, ridare splendore al palazzo. Da queste premesse è partito il percorso che ci ha condotti all’esecuzione dei lavori. In questo modo – sottolinea inoltre Maggi – si valorizzerà ulteriormente la prospettiva del Teatro Comunale, restituendo all’intero complesso il suo antico fascino”.
Filippo Navarra