- A partire da domenica 6 marzo, Ferrara celebra il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini portando sullo schermo della Sala Estense i restauri della Cineteca di Bologna;
- Verrà sottolineato il suo grande legame con la città di Ferrara e con lo scrittore estense Giorgio Bassani.
Una storica amicizia
“Caro Bassani, […] Io sono sceso a Roma dal lontanissimo Friuli, e avrei veramente bisogno di qualche amico”. Scrive Pier Paolo Pasolini al ferrarese Giorgio Bassani il 13 febbraio del 1950. Prima di quella data i due si erano visti e conosciuti soltanto di sfuggita a Firenze. Bassani gli risponde manifestando grande disponibilità: “Avrei molta voglia di vederla. Perché non mi telefona?”. E gli lascia il suo numero di telefono. E’ questo l’inizio di una grande amicizia che passa per la città di Ferrara e che in questo 2022 incrocia sia i 100 anni dalla nascita di Pasolini, sia i 60 anni dalla prima edizione de Il Giardino dei Finzi-Contini di Bassani. Il centenario di Pasolini sarà celebrato a Ferrara a partire da domenica 6 marzo, alle ore 17.30, con “Pasolini 100”. La Sala Estense in piazza del Municipio porterà sullo schermo i restauri della Cineteca di Bologna dedicati a questo importante traguardo.
“Vogliamo rendere viva la memoria di due grandi e ricordando Pasolini ricorderemo anche Bassani. Ferrara quest’anno vuole celebrare questo rapporto che ha segnato fortemente la cultura del Novecento e che ha prodotto, tra le altre cose, sceneggiature straordinarie”, dice l’assessore Marco Gulinelli.
Le collaborazioni
Il riferimento – precisa – è alla comune stesura dei testi di scena de ‘La donna del fiume’, di Mario Soldati, girato tra Comacchio e il territorio di Pila e con protagonista Sophia Loren. Dopo questo lavoro i due collaboreranno anche alla sceneggiatura de ‘Il prigioniero della montagna’, film prodotto e diretto nel 1955 da Luis Trenker. Ma i lavori e le collaborazioni, dai tempi della rivista Botteghe Oscure, di cui il celebre scrittore ferrarese era caporedattore, sono stati molteplici. Due anni dopo, nell’estate 1957, Pasolini fu vicino a Bassani mentre scriveva il capolavoro ferrarese ‘Gli occhiali d’oro’ ed è possibile che abbia fornito potenziali spunti soprattutto rispetto alla figura del protagonista. A Pasolini si deve, inoltre, la sceneggiatura de “La lunga notte del ‘43”, del celebre regista ferrarese Florestano Vancini, ispirata da un racconto di Giorgio Bassani.
Il legame con Ferrara è dunque evidente, qui Pier Paolo Pasolini, reduce dal successo dei suoi film e romanzi, tenne conferenze a Casa di Stella dell’ Assassino, in via Cammello e, tra le altre cose, scrisse anche un suo testo per una mostra di Andy Warhol inaugurata il 26 ottobre del 1975 a Palazzo dei Diamanti, citato anche in una sua lettera. Si tratta dell’ultima missiva scritta prima della morte, e fa riferimento all’ultimo contributo critico dell’autore, dedicato proprio alla mostra nella città estense.
In questi giorni il legame tra Pasolini e Bassani è anche celebrato a Casa Ariosto dove il pittore italo-tunisino Georges de Canino ha esposto un intenso ritratto dei due, insieme a Natalia Ginzburg.
Filippo Navarra