- Terminati gli scavi archeologici, nei prossimi giorni inizierà la posa dei nuovi cubetti di porfido in piazza Savonarola;
- L’intervento prevede la posa a mano, da parte dei selcini, di circa 100mila cubetti di dimensioni maggiori rispetto ai precedenti (8-10 centimetri per lato) per garantire una maggiore solidità della pavimentazione.
Terminata la fase relativa agli scavi archeologici, che ha condotto a importanti scoperte che saranno al centro di un progetto divulgativo, in piazza Savonarola si stanno completando i sottofondi (in materiale misto cementato), prima di procedere alla posa (a mano) dei nuovi cubetti di porfido. L’intervento inizierà nei prossimi giorni e vedrà all’opera i selcini, i quali, uno ad uno, posizioneranno e stabilizzeranno i singoli elementi.
I cubetti che a breve inizieranno ad essere posizionati, già arrivati e accatastati, saranno di dimensioni maggiori di quelli rimossi, analogamente a quanto successo in corso Martiri della Libertà con l’obiettivo di garantire una maggiore stabilità della pavimentazione.
La piazza si estende per circa mille metri quadrati e conterrà circa 100mila cubetti, di dimensioni di 8-10 centimetri per lato. A posa terminata, negli spazi interstiziali sarà collocata una particolare malta adatta alla pietra naturale.
L’intervento, partito il 7 marzo, è a cura della ditta C.as.p Valle del Brasimone soc.coop. con sede a Castiglione dei Pepoli (Bologna) e della subappaltatrice FEA srl con sede a Castelfranco Emilia (Modena). L’investimento è di 270mila euro (finanziato con avanzo di amministrazione sul bilancio 2020 del Comune di Ferrara).
“Tra qualche settimana potremo apprezzare una rinnovata e più funzionale pavimentazione anche da questo lato del Castello – dice l’assessore Andrea Maggi -. In questo modo, unendo i lavori, già terminati, in piazza Castello, e la riqualificazione di piazza Repubblica, l’intera cornice del Castello sarà riqualificata, resa degna della bellezza del nostro monumento simbolo e pronta ad accogliere cittadini, turisti, visitatori”.
Gli scavi archeologici
Tornando all’ indagini archeologica, questa ha permesso di scoprire, oltre a nuovi elementi relativi alla planimetria del quartiere (anticamente chiamato Borgo Nuovo) precedente alla fondazione del Castello, anche un’antica vasca di scarico del XIII secolo nella quale sono stati rinvenuti: utensili medievali, frammenti di vasi e di antiche maioliche, oggetti da cucina, ciotole e materiali databili a fine 1200. E poi, residui di cibo, semi, castagne, pezzi di guscio d’uovo che testimoniano la quotidianità, la dieta, gli usi e i costumi dei ferraresi dell’epoca precedente alla costruzione della fortezza.
L’intera area archeologica è stata messa in sicurezza prima di procedere nelle ulteriori fasi dei lavori. Soprintendenza e Amministrazione stanno collaborando alla realizzazione di un documentario video, per rendere disponibili a turisti, appassionati e scuole i risultati degli studi e le novità emerse.
Filippo Navarra