- Il giorno di Pasquetta un uomo è stato arrestato per aver picchiato la fidanzata in centro a Ferrara, in via Garibaldi;
- La vittima è stata trovata dai carabinieri con il volto sanguinante ed è stata trasportata a Cona. Nella giornata di ieri è stata poi dimessa con una prognosi di 25 giorni.
Un 42enne italo-nigeriano è stato arrestato per aver picchiato la fidanzata. Il fatto è avvenuto il giorno di Pasquetta in pieno centro a Ferrara, in via Garibaldi. All’arrivo dei carabinieri, precedentemente allertati da numerose segnalazioni di passanti che hanno sentito le grida e le richieste di aiuto della vittima, l’uomo è stato colto sul fatto.
La donna, una 33enne di Ferrara, è stata trovata con il volto sanguinante ed è stata soccorsa prima dai militari e poi presa in carico dagli operatori del 118 che l’hanno portata all’ospedale Sant’Anna di Cona per gli accertamenti necessari. E’ stata dimessa nella giornata di ieri, martedì 19 aprile, con una prognosi di 25 giorni.
Il fidanzato violento è stato arrestato per lesioni personali volontarie pluriaggravate e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, ristretto agli arresti domiciliari in attesa della convalida al tribunale di Ferrara. Sempre ieri, il giudice ha inoltre disposto nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, ha convalidato l’arresto e lo ha rimesso in libertà.
Con il provvedimento che dispone il divieto di avvicinamento il giudice prescrive all’imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati dalla persona offesa ovvero di mantenere una determinata distanza da tali luoghi o dalla persona offesa. Qualora sussistano ulteriori esigenze di tutela, il giudice può prescrivere all’imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati da prossimi congiunti della persona offesa o da persone con questa conviventi o comunque legate da relazione affettiva. Il giudice può, inoltre, vietare all’imputato di comunicare, attraverso qualsiasi mezzo, con le persone predette. Quando la frequentazione dei luoghi frequentati dalla persona offesa sia necessaria per motivi di lavoro ovvero per esigenze abitative, il giudice prescrive le relative modalità e può imporre limitazioni.
Filippo Navarra