- Ferrara ha candidato quattro progetti per oltre 630mila euro di risorse europee del Programma interregionale Central Europe;
- Gli obiettivi sono la riqualificazione dei giardini Cavour e del parco delle mura, partnership internazionali per combattere la povertà energetica e confronto diretto con altre realtà internazionali in materia di mobilità urbana sostenibile.
Ambiente, tutela aree verdi, turismo naturalistico, sviluppo delle energie rinnovabili, rivitalizzazione dei parchi, partenariati internazionali, sono questi gli obiettivi dei quattro progetti che Ferrara ha candidato alle risorse europee del Programma interregionale Central Europe, per oltre 634mila euro complessivi.
“Non solo Pnrr, puntiamo anche ai fondi europei ordinari. L’attività di progettazione, coinvolgimento, costruzione di proposte da candidare in sede europea è infatti costante per intercettare le risorse della programmazione 2021-2027 del Fondo europeo di sviluppo regionale”, sottolinea l’assessore Alessandro Balboni, delegato ai progetti europei e promotore di questo percorso.
Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) è uno dei fondi strutturali dell’Unione europea. È lo strumento principale della sua politica regionale ed è gestito dal commissario europeo per la politica regionale. Per il periodo 2014-2020 ha ricevuto una dotazione di 185 miliardi di euro. Nasce nel 1975 per promuovere la crescita delle zone più arretrate degli allora 9 paesi membri della CEE, individuate nell’Italia meridionale, la maggior parte dell’Irlanda, le regioni occidentali e sudoccidentali della Francia, Olanda Settentrionale, parte della Germania Ovest lungo il confine orientale e gran parte del Regno Unito, in particolare Galles e Scozia.
I Progetti
Nello specifico l’amministrazione comunale di Ferrara ha candidato, attraverso il progetto “Green Heart of Central Europe”, oltre 188 mila euro per la riqualificazione dei giardini in Corso Cavour. Con “Social revitalization of parks and urban green areas in Central Europe (SRCE)”, ha poi presentato una proposta per la rivitalizzazione del parco delle mura, con attività sportive e iniziative particolarmente rivolte alle persone fragili, una campagna informativa per i turisti, eventi legati al benessere e studi specifici legati al patrimonio arboreo. A tal fine l’importo previsto è di 254 mila euro.
Inoltre, attraverso “Pop-up cities” (altro capitolo del programma europeo), l’amministrazione ha ideato un percorso di coinvolgimento dei cittadini, anche attraverso canali digitali, app, workshop per intercettare esigenze e richieste relative a: mobilità urbana sostenibile e alle azioni condivise per la tutela del territorio, nel confronto continuo con realtà internazionali di vario genere come la Municipalità di Ptuj (Slovenia) e i Comuni di Krems (Austria) e Bamberg (Germania). Questo specifico progetto ha un budget, per il Comune di Ferrara, di 191mila euro per una durata di tre anni.
Infine vi è il piano “Fight energy poverty in Central Europe”, coordinato da Sipro, che consentirà, spiega Balboni “di accedere a un partenariato internazionale per combattere la povertà energetica: lo scopo è mettere i cittadini ferraresi nella condizione di potersi permettere servizi energetici primari, come riscaldamento, impianti di raffreddamento, illuminazione, mobilità ed elettricità. Le comunità energetiche consentono ai soggetti in condizioni di povertà energetica, i quali non potrebbero mai investire nella costruzione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, di condividere invece i benefici derivati dalla loro installazione e pertanto ottenere degli importi che contribuiscono alla riduzione dei propri costi energetici”. Nel team del progetto figurano città ed enti austriaci, polacchi, sloveni, croati, ungheresi e italiani.
Filippo Navarra