- Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la firma della proposta di nuovo accordo tra la Regione e i sindacati della dirigenza medica e sanitaria;
- Tale proposta prevede un rafforzamento degli organici del personale sanitario attraverso l’assunzione di specializzanti agli ultimi due anni di corso, l’ottimizzazione della rete assistenziale di Pronto soccorso e 118, prestazioni aggiuntive da parte dei professionisti regolarmente assunti per coprire turni notturni e festivi e la sperimentazione di ambulatori a bassa criticità.
Potenziamento degli organici attraverso un più largo impiego delle nuove tecnologie contrattuali introdotte per il reclutamento del personale medico, con la possibilità di assumere gli specializzandi iscritti agli ultimi due anni di corso. Maggiore ricorso alle prestazioni aggiuntive da parte dei professionisti regolarmente assunti per coprire turni notturni e festivi. Impegno da parte delle Aziende di rivedere, attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali aziendali, il sistema degli incentivi economici e valorizzazione delle carriere. E ancora, la sperimentazione di ambulatori a bassa criticità gestiti da medici di guardia con l’apporto di medici e specializzandi in medicina generale per migliorare la gestione dei casi meno urgenti.
Sono questi i principali punti della proposta di Nuovo accordo tra Regione e Organizzazioni sindacali della dirigenza medica e sanitaria Cgil, Cisl, Uil, Anaoo, Cimo, Aroi, Anpo, Fesmed, Fvm e Fassid-Sinafo, per il rafforzamento del personale e del servizio sanitario pubblico, in particolare dell’area Emergenza-Urgenza a partire dai Pronto soccorso. La proposta, la cui firma è attesa nei prossimi giorni, è stata illustrata dall’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, nel corso della seduta della Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali.
La proposta
Due gli ambiti di intervento delineati nella proposta di accordo, il cui costo a regime è stimato sui 10 milioni di euro all’anno: le linee di indirizzo con carattere d’urgenza rivolte alle singole Ausl, con l’obiettivo di rafforzare gli organici reclutando ad esempio gli specializzandi iscritti agli ultimi due anni di corso e i medici in pensione, in quest’ultimo caso fino al 30 giugno.
E dall’altra parte misure organizzative con un orizzonte di breve e medio-lungo termine che la Regione si impegna a mettere in campo attraverso una verifica ed ottimizzazione della rete assistenziale dell’emergenza urgenza: Pronto soccorso, 118 e altri specifici reparti.
Per fornire sostegno alle singole Ausl, la Regione si impegna ad avviare un confronto con gli Atenei emiliano-romagnoli per rendere possibile l’assunzione da parte delle Aziende sanitarie dei medici specializzandi, con contratti a tempo determinato e orario ridotto a 32 ore settimanali, già a partire dal terzo anno di iscrizione al corso di formazione specialistica. Prevista anche l’attivazione di percorsi di reclutamento degli specializzanti iscritti ai primi due anni di corso per la copertura di incarichi nelle aree di emergenza-urgenza a bassa criticità, prendendo a carico solamente i pazienti meno gravi.
E ancora, le Ausl sono invitate a favorire un più ampio ricorso dei camici bianchi alle prestazioni di libera professione, per colmare eventuali carenze di organico per i turni notturni e festivi e nelle sedi con le maggiori criticità sempre su base volontaria.
Una parte della proposta di intesa riguarda poi le azioni che la Regione si impegna a portare avanti attraverso la messa a punto di un piano ad hoc. Tra le misure indicate, l’avvio a breve della sperimentazione di ambulatori a bassa criticità nei Dea (Dipartimento emergenza accettazione) di primo e secondo livello e nei Pronto soccorso con oltre 25mila accessi annuali. Per tali ambulatori saranno aperti a breve bandi specifici che riguarderanno anche gli specializzandi a partire dal primo anno di formazione.
E’ inoltre in cantiere un massiccio programma di investimenti sulle nuove tecnologie dedicato all’area Emergenza-Urgenza e alla promozione di campagne informative ad hoc rivolte alla popolazione per sensibilizzare i cittadini sull’utilizzo appropriato del Pronto soccorso.
Filippo Navarra