- Dagli scavi in Piazza Savonarola continuano ad affiorare elementi collegati al passato medievale di Ferrara. Le ultime scoperte riguardano porzioni di strade del ‘300 e di antichi quartieri che occupavano l’area prima della fondazione del Castello estense;
- Guarnieri: “Questi elementi, collegati a quelli già emersi, consentono di disegnare con dettaglio il profilo degli isolati”.
Altre scoperte
Gli scavi ai piedi del Castello estense continuano a svelare importanti novità relative al passato dell’area. Le ultime scoperte stanno portando a ricostruire porzioni rilevanti della mappa del quartiere antecedente alla costruzione della Fortezza, quindi al 1385.
Sono venute alla luce in queste ore, infatti, sui margini Nord e Sud, le strade medievali, i prospetti delle case, gli accessi e parte degli interni del cosiddetto Quartiere del Borgonuovo. In particolare, dal lato Sud, è riconoscibile il profilo della fondazione di un’abitazione oltre all’antico ingresso e alla porzione della strada che affiancava la facciata degli edifici.
Connettendo questi elementi a quelli già emersi nei giorni scorsi, sul lato opposto della zona di scavo, si può apprezzare la larghezza dell’isolato e gli elementi di continuità tra i collegamenti stradali. “Queste scoperte ci consentono di disegnare con dettaglio il profilo degli isolati, riconnettendo le recenti scoperte ad altri dati già noti, in un quadro organico e di rilevante interesse storico”, dice Chiara Guarnieri, che coordina il gruppo di archeologi di Phoenix Archeologia.
A Guarnieri e al suo gruppo di lavoro sono arrivati nuovamente i ringraziamenti del sindaco Alan Fabbri: “Assistere al riaffiorare di un passato così lontano è un’esperienza emozionante e di grande rilevanza, che vogliamo tradurre in un lavoro divulgativo rivolto in primis alle scuole. Grazie a chi renderà possibile tutto questo”.
Ai piedi della statua del Savonarola, si stanno poi prelevando frammenti dal sottosuolo, riconducibili alla pavimentazione, in lino, delle abitazioni storiche che occupavano l’area prima della costruzione del Castello estense. L’obiettivo è ricostruire l’epoca e acquisire ulteriori dettagli sulla conoscenza degli usi e costumi del tempo, anche attraverso un’indagine relativa alle tracce del passato che il terreno porta con sé come frammenti di legno ed eventuali porzioni di oggetti.
Dietro al monumento, invece, è stato sagomato dai tecnici un ulteriore punto che necessita di approfondimenti attraverso uno scavo stratigrafico. Tali approfondimenti consentiranno di portare alla luce alcuni dettagli sulle prime fasi di occupazione dell’area.
Intanto proseguono gli interventi di ripavimentazione dell’area partiti lunedì 7 marzo e della durata prevista di 60 giorni per un investimento complessivo di 270mila euro.
Filippo Navarra