- Con la fine dello stato di emergenza è tempo di bilanci per la campagna di vaccinazione contro il Covid 19 nel Ferrarese. A tal proposito ieri si è svolto un seminario organizzato dall’Ausl di Ferrara dal titolo “Gli hub vaccinali: un sistema rivolto ai cittadini”;
- Fabbri: “Ferrara ha dato prova di competenza, capacità di fare squadra, rapidità di risposta, arrivando a superare il 97% di copertura vaccinale a livello provinciale”.
Ferrara è sopra la media regionale per la copertura di persone vaccinate contro il Covid 19. Questo importante risultato è il frutto del lavoro di squadra messo in campo da tutto il personale sanitario che ha di fatto cambiato la sanità ferrarese creando un vero e proprio modello da proporre ed esportare ad altre realtà.
Lo spirito di gruppo che si è creato ha coinvolto davvero tutti, dagli operatori sanitari ai comuni, dalla protezione civile al volontariato, e persino l’Aeronautica Militare. Una collaborazione che ha permesso di pensare velocemente a soluzioni di problemi continui, grazie anche alla formazione costante, per affrontare meglio il virus tirando fuori risorse inimmaginabili da parte di tutti.
Tutto questo è emerso nella giornata di ieri, mercoledì 13 aprile, alla Sala Congressi di Cna, dove si è tenuto il seminario dal titolo “Gli hub vaccinali: un sistema rivolto ai cittadini” organizzato dall’Ausl di Ferrara.
Il convegno è stato aperto dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri che ha ringraziato “medici, infermieri e tutto il personale sanitario per lo straordinario contributo e il profondo impegno messi in campo”.
“Nella sfida vaccinale Ferrara ha, ancora una volta, dato prova di competenza, capacità di fare squadra, rapidità di risposta, che hanno prodotto risultati concreti di grandissima rilevanza, superando il 97 per cento di copertura vaccinale a livello provinciale, ha proseguito il primo cittadino che si è poi complimentato con il direttore generale Ausl Monica Calamai e ha ricordato la visita all’hub vaccinale della fiera, di circa un anno fa, del generale Francesco Paolo Figliuolo, che ha espresso parole di grande apprezzamento per la struttura cittadina parlando di autentico “gioiello” e precisando: “Questa è la bella Italia”.
“Tutto quanto abbiamo fatto deve essere un insegnamento importante per come affrontare le emergenze. Prima del marzo 2020 una pandemia l’avevamo conosciuta solo nei libri di storia- ha affermato Monica Calamai -. Abbiamo sempre condiviso le scelte in sede di Ctss. Oggi gli hub vaccinali, tranne Ferrara, sono stati chiusi con la fine dell’emergenza, ma prima di chiudere abbiamo fatto una nuova programmazione che si è basata sulla traslazione della straordinarietà in una normalità; un modello che poi ritroveremo nelle Case di comunità se dovremo tornare a vaccinare su ampio raggio”.
Non sono mancati naturalmente gli interventi dei sindaci dei Comuni in cui erano ubicati gli hub vaccinali aperti fino al 31 marzo. Andrea Baldini di Argenta ha ricordato come ai momenti durissimi dei primi contagi nel suo territorio, specie in alcune strutture protette, siano seguiti i momenti di grande speranza con l’apertura dell’hub vaccinale. E di speranza trovata dentro l’hub vaccinale ha parlato anche il sindaco di Codigoro Alice Zanardi. L’assessore del Comune di Comacchio Emanuele Mari ha invece sottolineato l’importanza dell’hub comacchiese soprattutto per l’avvio della stagione balneare dello scorso anno: “E’ stato prezioso per poter vaccinare tutti gli operatori che si accingevano ad accogliere i turisti”.
Anche l’assessore alle Politiche per la salute dell’Emilia-Romagna Raffaele Donini ci ha tenuto ad essere presente, in collegamento on line: ha salutato e ringraziato per il lavoro svolto per la realizzazione degli hub vaccinali del Ferrarese e, dopo aver ricordato che Ferrara ha una copertura vaccinale più alta della media regionale, ha confermato che in autunno ci dovremo probabilmente preparare “per una nuova vaccinazione di massa con un tipo di vaccino che sarà in grado di intercettare tutte le variante del Covid”. Ha poi ribadito che una nuova sfida è già ripartita visto che da oggi si possono prenotare le vaccinazioni per la quarta dose per gli over 80, i fragili nella fascia 60-79 e chi si trova nelle Cra o nelle residenze per anziani.
Filippo Navarra