- Martedì 19 aprile a Goro si è tenuta la prima storica assemblea del Consorzio Unitario Novellame per programmare il futuro dell’acquacoltura ferrarese;
- Durante l’assemblea è stato eletto presidente del consorzio Massimo Gennari: “Per la prima volta tutte le cooperative di molluschicoltori delle marinerie di Goro e di Comacchio sono riunite in un’unica organizzazione”.
Quella di martedì 19 aprile, a Goro, è stata una giornata storica. Alla presenza dei rappresentanti delle cooperative socie, di Legacoop e Confcooperative, dei sindaci di Goro e di Comacchio, del presidente della Provincia, del comandante dei Carabinieri e dell’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Alessio Mammi, si è tenuta infatti la prima assemblea programmatica del Con.Uno, il Consorzio Unitario Novellame, che sta già gestendo le aree nursery nella Sacca di Goro e che a breve subentrerà anche nella gestione delle aree nursery di Comacchio.
Con.Uno è stato costituito a novembre 2020 da un primo gruppo di cooperative sulla base di una disposizione regionale, al fine di gestire in maniera unitaria la raccolta del novellame delle vongole, bene molto prezioso e indispensabile per l’attività di allevamento delle Ruditapes Filippinarum, la “vongola di Goro”, eccellenza locale che viene oggi esportata in tutta Italia e in diversi paesi europei. Nei mesi successivi hanno aderito al Consorzio quasi tutte le cooperative che operano nella Sacca di Goro e nei canali adduttori delle Valli di Comacchio.
Durante l’assemblea Massimo Gennari è stato eletto presidente di Con.Uno, mentre Francesco Ballarini e Davide Pozzati hanno ottenuto la carica di vicepresidenti di quella che, ad oggi, è la più importante realtà del settore della molluschicoltura in Italia con 49 cooperative socie, in rappresentanza di oltre 1.600 pescatori di Goro e Comacchio. “È un evento storico – sottolinea Massimo Genari – perché per la prima volta tutte le cooperative di molluschicoltori delle marinerie di Goro e di Comacchio sono riunite in un’unica organizzazione, che agisce con lo scopo comune di migliorare la capacità produttiva del comparto, attraverso il prelievo e la redistribuzione del seme delle vongole”.
Il grande livello di unione raggiunto da Con.Uno è stato dimostrato anche dalla presenza dei sindaci di Goro e Comacchio, Marika Bugnoli e Pier Luigi Negri, e del presidente della provincia Gianni Padovani, che hanno portato un saluto, ringraziando le cooperative e le associazioni Legacoop e Confcooperative per l’importante lavoro svolto in questi mesi, dall’esito non scontato.
Edoardo Turolla, biologo dell’Istituto Delta Ecologia Applicata, ha mostrato i buoni risultati ottenuti nell’allevamento delle vongole a Goro e Comacchio negli ultimi anni confrontandoli anche con quelli delle altre aree, dimostrando così che la collaborazione tra le cooperative ha consentito una maggiore programmazione e una migliore gestione del novellame.
Chiara Bertelli e Vadis Paesanti, in rappresentanza delle centrali cooperative Legacoop e Confcooperative Fedagripesca che hanno supportato la nascita del Consorzio, si sono dichiarati “pienamente soddisfatti del risultato raggiunto che è andato al di là delle più rosee aspettative. Risultato ottenuto anche grazie alla lungimirante collaborazione con la Regione e che lascia prefigurare sviluppi ulteriori dell’attività di Con.Uno, sia nella raccolta del novellame sia in ambito ambientale, per migliorare la capacità delle cooperative di molluschicoltori di interagire con il territorio, aumentando la qualità del prodotto”.
Dopo l’intervento del maggiore Luca Treccani, che ha assicurato la collaborazione delle forze dell’ordine nel combattere i fenomeni di abusivismo e di illegalità, le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale Alessio Mammi che ha aggiornato sullo stato di avanzamento della pratica riguardante l’istituzione di un’area di tutela biologica alla foce del Po di Goro al fine dell’insediamento e lo sviluppo di forme giovanili di vongola verace, presentata dal Con.Uno. In particolare, per tale pratica è operativo un tavolo tecnico con la Regione Veneto in quanto l’area ricade entro i confini di entrambe le regioni.
Filippo Navarra